TORINO - Nel grande caos di questa stagione dell'Inter, che si sta chiudendo con un'affannosa rincorsa al 6° posto (ora distante quattro punti) dopo un inizio promettente con tanto di vittoria sulla Juventus, e che alla fine conterà 4 avvicendamenti in panchina, con Stefano Vecchi alla seconda fase da allenatore dopo aver già traghettato il passaggio da De Boer a Pioli, si staglia il mistero ancora più incomprensibile di Gabigol.
INTER, VECCHI: "TIFOSI CONTESTANO? LI CAPISCO"
L'IDOLO ASSENTE - Gabriel Barbosa, talento arrivato all'Inter a fine agosto in un immaginario fatto di enormi speranze, anche a causa dei quasi 30 milioni di euro sborsati da Suning per assicurarsi l'attaccante classe 1996, è infatti finito subito in panchina, poco considerato dai vari tecnici nerazzurri. Ma più il brasiliano era lontano dal vivo della stagione, e più il pubblico interista ha preso ad idealizzarne le (indubbie) doti tecniche, eleggendolo a "idolo non giocatore" ed invocandone spesso l'utilizzo.
VECCHI E GLI APPLAUSI - L'ultima volta ieri, durante la gara persa per 2-1 a San Siro contro il Sassuolo. Nel bel mezzo di una generale contestazione alla squadra, il pubblico nerazzurro ha trovato il modo di chiedere l'ingresso in campo di Gabigol, regalando applausi al ragazzo già al momento della sostituzione, prima ancora che potesse mettersi in mostra. Ovazione che non è piaciuta al tecnico Vecchi: «Credo sia particolare che venga applaudito ed esaltato prima dell’ingresso in campo, sarebbe meglio premiarlo dopo qualche giocata, così da stimolarlo. Stavo anche rischiando di non poterlo fare entrare perché Andreolli aveva i crampi».