MILANO - Come un toro quando vede rosso. I colori che accendono Mauro Icardi sono il bianco e il nero e il capitano dell'Inter, dopo essere rimasto all'asciutto nella gara d'andata dello scorso 18 ottobre (anche il 27 gennaio nell'andata dei quarti di Coppa Italia, ma lì ha giocato solo 13 minuti), ha voglia di riprendere quel filo che lo ha visto andare (quasi) sempre in gol in campionato contro la Juventus.

VOGLIA DI GOL - Prima dello 0-0 di San Siro, infatti, Icardi aveva segnato alla Juventus 6 volte in 5 gare totali, 3 con la maglia della Sampdoria e altrettante con quella dell'Inter. Inutile sottolineare come la Juventus sia la vittima prediletta dell'argentino (segue a 5 la Samp), vero e unico punto di riferimento offensivo dell'Inter in questa stagione. Mancini, infatti, dal suo attacco non ha avuto un contributo all'altezza - benino Palacio, a singhiozzo Ljajic, male Jovetic -, tant'è vero che a gennaio è stato acquisto Eder, a secco però da cinque partite. Icardi ha segnato 11 reti, non molte se paragonate alle 24 di Higuain, nella media se confrontate con quelle dell'intero panorama della serie A. Nell'ultimo periodo, però, il capitano dell'Inter ha trovato continuità, ha segnato in tre delle ultime quattro partite e ha voglia di essere decisivo in uno scontro diretto, quello che Mancini gli ha spesso negato in questa annata. Icardi, infatti, in campionato è stato escluso dall'undici di partenza nei match contro Roma e Milan, oltre a essere sostituito all'intervallo della trasferta col Napoli per questioni di equilibrio (l'Inter era rimasta in dieci). Ma anche in Coppa Italia, sempre contro gli azzurri e poi nella gara d'andata contro la Juventus, Maurito non è stato scelto fra i titolari. Una sua nuova esclusione domenica sera, visto anche il rendimento dell'ultimo mese, avrebbe del clamoroso. Possibilità? Quasi nulle.

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