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Repubblica: "Inchiesta Curve, messaggi dei calciatori Inter al boss"

Le ultime indiscrezioni riguardanti il caso Ultras: i favori chiesti dai giocatori nerazzurri e non solo

L'inchiesta Curve Inter e Milan continua con nuove situazioni e dettagli. Repubblica ha spiegato ulteriori fatti legati agli ultras delle due squadre milanesi con novità riguardanti proprio i tesserati. Su questo aspetto sono già stati ascoltati anche i diretti interessati come Calhanoglu o lo stesso Simone Inzaghi, tecnico dei nerazzurri che hanno parlato alla Procura. Ma ci sono anche tantissimi video, apparsi anche sui social, dove Dimarco o altri compagni sono stati invitati alle varie feste dei club più importanti della Curva Nord in compagnia di uno dei capi, Ferdico.

Inchiesta Curve, i tesserati coinvolti

I nomi sono diversi e si allargano anche ad altre squadre. Repubblica riporta anche altri nomi: da Bastoni, Barella e Frattesi ma anche di Nainggolan, Lukaku, Sensi e D'Ambrosio (ex Inter ora al Monza) e quelli dei loro compagni in Brianza come Birindelli e Izzo e anche Bonera, tecnico del Milan Futuro. Una serie di favori da chiedere a Pino, alias Giuseppe Caminiti, per un posto auto nei pochissimi, e limitati, parcheggi sotteranei di San Siro in cambio di biglietti, autografi o magliette.  Nulla di particolare se solo non fosse che il 54enne è stato collegato alla 'ndrangheta per una serie di situazioni e collegamenti con l’anziano Giuseppe “u dutturicchiu” Calabrò. Pino è stato arrestato assieme ai vertici delle due Curve nella maxi operazione di settembre.

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