L'effetto Covid
La chiusura degli stadi a metà stagione ’19-20 e in quella successiva, causata dall’emergenza sanitaria, «ha aumentato la sete di guadagni della Curva. L’idea maturata da Beretta (altro responsabile in manette, ndr) e Boiocchi sarebbe quella di far leva nuovamente sulla società per ottenere agevolazioni sull’acquisto di grossi quantitativi di abbonamenti a prezzo scontato, giocando la carta del danno causato dalle partite che si sono giocate a porte chiuse». Bosetti si avvale della collaborazione di Debora Turiello, alla quale viene assegnato il compito di contabile della “biglietteria” della Curva Nord, con una sorta di ufficio personale in una saletta interna del Baretto, il luogo di ritrovo degli ultras nerazzurri. Bosetti insieme a Beretta, vengono presentati al “responsabile dei ricavi da stadio” di allora dell’Inter, Luca Innocenti, dallo storico leader della Nord, Franco Caravita. Innocenti, oggi al Torino, viene interrogato nel febbraio 2020 e racconta: «Lo scopo della presentazione era far conoscere al nuovo direttivo chi fosse il referente della biglietteria e a chi in particolare si dovessero rivolgere in caso di necessità o bisogno coi biglietti». In più «volevano sapere da me se avessero potuto avere uno sconto, sapere che “margine” c’era per ottenere qualcosa, qualche agevolazione, specificando che le loro erano delle semplici richieste e non da intendersi come minacce». Innocenti non concede sconti e chiude la porta ad agevolazioni. La Curva cercherà allora altre strade. "Innocenti mette in luce alcune situazioni "atipiche" nella gestione dei rapporti con gli ultras che sussistevano prima del suo avvento in società a cui egli stesso ha posto fine con decisione, attirandosi l'odio della curva da cui è scaturito un comprensibile stato di preoccupazione", scrivono a chiare lettere gli inquirenti.