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"Juve, Soulé si allena come un matto. Cosa mi sta impressionando di lui"

L’argentino ispira tutte le azioni offensive del Frosinone e il dt Angelozzi lo esalta così: "Ha personalità da vendere, lo vedo con noi fino a giugno"  

L’effetto è quello della calamita con il ferro. O, per restare alla metafora sportiva, quello dell’uomo franchigia nel basket a stelle e strisce. Matias Soulé attira a sé ogni pallone orchestrato dal Frosinone e i compagni fanno tutto il possibile per assecondare questa tendenza. Alzano la testa e lo cercano, impostano una nuova azione e lo servono. L’argentino, in questo momento, è il leader tecnico e anche emotivo della rivelazione ciociara. E il ruolo non dispiace affatto al 20enne di Mar del Plata che, dopo aver dovuto centellinare le apparizioni nell’ultima stagione alla Juventus, ora si gode la scorpacciata di minuti in campo e di palloni giocabili tra i piedi. "D’altronde ha una personalità fuori dal comune – la confidenza di Guido Angelozzi, direttore tecnico dei gialloazzurri –. L’aspetto di lui che più mi ha impressionato è proprio questo suo atteggiamento: non ha paura di niente, punta sempre l’avversario. L’ha dimostrato anche domenica sera in casa dell’Inter".

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Soulé, avvio super

Quando ha provato in tutti i modi a fare un “favore” al club bianconero, che detiene il suo cartellino e che segue con estrema attenzione la sua crescita, con l’undici di mister Di Francesco che ha dovuto ammainare le proprie velleità soltanto di fronte alla beffarda respinta del palo sulla conclusione ravvicinata di Cheddira, che avrebbe potuto metter pepe alle battute finali a San Siro. Anche i numeri, in fondo, confermano la centralità di Soulé in questo avvio di campionato. Non soltanto nel Frosinone, ma nell’intera Serie A. Prendere i dribbling riusciti, a mo’ d’esempio, per credere: il trequartista albiceleste ne completa 4,3 a partita e, sul podio del campionato, svetta davanti a Kvaratskhelia (2,4) e Gudmundsson (2,1). Per meglio contestualizzare: Dybala e Leao seguono a distanza, appaiati a quota 1,8, mentre la somma di tutti i giocatori della Juventus si attesta complessivamente 7,8. "A livello tecnico eccelle da sempre – sottolinea ancora Angelozzi –, ora con noi sta crescendo molto anche sotto l’aspetto fisico. Si allena come un matto, gioca con continuità e la conseguenza è che adesso risulta più consistente in campo, anche in fase difensiva".

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