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Bove, come sta. Potrà giocare ancora? Ecco qual è la prospettiva

Il talento della Fiorentina è ancora in ospedale per completare l'enorme numero di esami a cui deve essere sottoposto, ma in molti si chiedono quale sarà il suo futuro

Bove sta bene. E questa resta la cosa più importante, forse davvero l'unica che conta. È ancora in ospedale per completare l'enorme numero di esami a cui deve essere sottoposto, ma è in forze, combattivo e anche di discreto umore, compatibilmente con la situazione.

Ma, superata l'emergenza, la domanda che si pongono tutti in questo momento è: potrà continuare a giocare da professionista? La risposta è appesa agli esami e molto dipende dalla piccola cicatrice che gli hanno trovato sul cuore: potrebbe essere legata a una miocardite legata al Covid che Bove aveva superato nel 2020 senza grossi problemi o a eventuali fenomeni pregressi durante l'adolescenza.

Bove come Eriksen?

Solo al termine degli esami (ci vorrà forse un mese) si avrà un quadro completo, ma lo scenario attuale può portare l'impianto -  i protocolli cardiologici lo impongono - di un defibrillatore di "prevenzione secondaria", una sorta di pacemaker che aiuti il cuore in caso di energia con una piccola scossa. Lo stesso, per intedersi, che è stato applicata al danese Erikssen. In quel caso, proprio come capitò all'allora interista Eriksen, Bove non avrebbe l'abilitazione a giocare in Italia, dove le regole sono più strette dal caso Astori, ma potrebbe tuttavia avere l'autorizzazione in altre leghe, per esempio la Premier. Tra un mese si vedrà, nel frattempo Forza Edo!!

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