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Elogio di Rocco Commisso e dell'ulivo viola

Rocco Commisso, 71 anni, è un imprenditore nato a Marina di Gioiosa Jonica che ha ottenuto uno straordinario successo negli Usa dove ha fondato Viacom, società all’ottavo posto fra gli operatori via cavo con un fatturato annuo di oltre 1,3 miliardi di euro. Egli ha acquistato la Fiorentina il 6 giugno 2019. In un anno e otto mesi esatti proprio oggi, Commisso ha investito oltre 300 milioni di euro nel club viola fra acquisizione della società, operazioni di mercato, nuovo centro sportivo di Bagno a Ripoli alle porte di Firenze, il cui cantiere è stato aperto ieri con una cerimonia tanto sobria quanto ricca di significato. A cominciare da quell’ulivo plurisecolare piantato nello splendido scenario che ospiterà il Viola Park, un’opera da 85 milioni di euro, pronta entro diciotto mesi e che, fra addetti ai lavori e indotto, prevede la creazione di almeno 300 posti di lavoro. L’ulivo simboleggia pace, forza, fede, trionfo, vittoria, onore. Certamente, Rocco non l’ha scelto a caso. Lo si è capito seguendo la diretta Facebook che la comunicazione viola ha curato in modo impeccabile, riscuotendo un grande successo in Rete.

Il rapporto diretto con i propri tifosi è uno dei tratti distintivi della gestione Commisso e Dio solo sa quanto sia importante e quanto debba essere elogiato il presidente per questo e per altri motivi. Il primo dei quali è la concretezza. In piena pandemia che, giova ricordarlo, ha già causato oltre 700 milioni di danni al Sistema Calcio Italia, Commisso si dimostra un uomo di parola capace di passare dalle parole ai fatti. Grazie anche alla sinergia fra privato e pubblico, in questo caso rappresentato dal Comune di Bagno a Ripoli e dal suo sindaco il quale ha colto al volo l’importanza dell’opera e delle ricadute per la sua comunità. Il 29 agosto prossimo la Fiorentina compirà 95 anni: non è esagerato definire storica la giornata di ieri nella vicenda di un club che onora il calcio italiano e, grazie a Commisso, ha compreso quanto sia importante possedere un centro sportivo di valore europeo e quanto ancor di più lo sia lo stadio di proprietà per il quale si sta battendo come un leone. Sommesso parere: chi di dovere trovi il modo di spazzare via le mene politico-burocratico-amministrative che frenano, per meglio dire ostacolano e ostruiscono la strada della Fiorentina per la realizzazione di un progetto fondamentale per il suo futuro. Ho avuto la fortuna di lavorare a Firenze e di conoscere la straordinaria passione della gente viola, primo e assoluto patrimonio del club. Chi tradisce questa passione, è un perdente. Un loser, come direbbe Rocco. Che ha perfettamente ragione.

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