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De Winter su Juventus-Empoli: "Vlahovic, sono pronto!"

Getty Images

Il ventenne centrale di proprietà del club bianconero torna allo Stadium: "Dusan forte in tutto, ma sono forte anch’io"

Lei si troverà spesso a duellare con Dusan Vlahovic, col quale ha avuto modo di allenarsi nella scorsa stagione: a cosa dovrà stare attento?

«A tutto. Dusan è forte in tutto. Ma anch’io credo di essere forte, quindi sarà una bella sfida per me».
 
Chi dovete temere di più della Juventus?
 
«Mmh... Il primo che mi viene in mente è Rabiot: se gli lasci spazio per partire palla al piede, con la sua progressione lui può saltare la pressione».

 Ha già deciso con chi scambierà la maglia?

«Penso che la chiederò a tanti, non a uno solo (ride, ndr)».

Non potrà scambiarla con il suo idolo Pogba, per il quale diventò juventino da bambino. Ha avuto modo di sentirlo tramite i suoi ex compagni?
 
«Meglio, l’ho incontrato perché è arrivato nel mio ultimo giorno a Torino prima di trasferirmi qui a Empoli. L’ho salutato e gli ho anche fatto vedere la foto che mi scattai con lui in centro a Torino, quando da bambino ero in vacanza con mia mamma. Spero comunque di salutarlo di nuovo allo Stadium domani sera».
 
A Torino sono rimasti in prima squadra tre suoi ex compagni della Under 23, ora Next Gen: Miretti, Soulé e Aké. Vi sentite?
 
«Sì, di tanto in tanto ci sentiamo. E’ bello che Miretti giochi così tanto e che anche Soulé ogni tanto trovi spazio. Mi spiace per l’infortunio che ha fermato Marley. E’ sempre bello vedere gli amici sul campo»

Perché lei ha scelto il prestito?
 
«Perché penso che qua ci siano maggiori opportunità di giocare. E ora ho bisogno di questo: voglio giocare, voglio mettermi in gioco, voglio imparare. Penso che le possibilità siano maggiori qua».
 
Perché proprio Empoli? Ne aveva parlato con Rugani, che è cresciuto qua?

«No, non sapevo che fosse cresciuto nell’Empoli, l’ho scoperto qui. Però sapevo che è una società molto brava a lavorare con i giovani, come ho visto di persona. E’ un ambiente perfetto per crescere».

Cosa l’ha colpita in particolare?

«Il fatto che c’è tanta gente sempre disponibile ad aiutarti in tutto, tutti con la mentalità di lavorare».
 
E dei suoi compagni chi l’ha impressionata di più?
 
«Guglielmo Vicario, il portiere. E’ davvero forte».
 
E’ degli avversari affrontati in queste prime partite di Serie A chi è stato il più difficile?
 
«Leao. Per la velocità ma non solo. E’ difficile da affrontare mentalmente, perché può fare tutto, non sai mai che cosa aspettarti».

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