COMO - Tutto ruota intorno al pianeta Cesc Fabregas nella galassia Como. L’allenatore ha tenuto la tifoseria con il fiato sospeso per un mese abbondante: va o resta? Resta, sebbene dalla sua bocca la conferma non sia ancora arrivata. Ma tutto fa pensare – dichiarazioni, facce, sorrisi – che manchi solo l’ufficialità. Del resto, ha avuto una sfilza di pretendenti come Milan, Roma, Bayer Leverkusen. Anche il Napoli, a un certo punto. E qualcuno si è preoccupato.
Il futuro di Fabregas
Ma Fabregas resterà a Como, punto di riferimento e faro di un progetto che, in Serie A, è solo all’inizio: «Dobbiamo consolidare il Como in questo campionato, per poi puntare l’anno successivo al salto vero. Che, magari, potrebbe arrivare anche prima…». Musica per i tifosi del Como, che non vedono altri se non il catalano in panchina. E sognano che si fermi a lungo, proponendo sempre bel gioco e andando alla scoperta di giovani interessanti come Nico Paz e Assane Diao. Pensando anche all’Europa, obiettivo che dopo una stagione chiusa al decimo posto, non sembra impossibile nel futuro: «Ma per questo servono 15-20 punti in più. Come è stato importante il salto dalla B alla A, anche questo sarà un salto importante». Il tecnico ha fissato alcune priorità, a partire dal mercato: «Vogliamo crescere, spero di avere una squadra con cui poter lavorare al completo fin dal primo giorno di ritiro».