BOLOGNA. I conti non tornano. Per niente. Il Bologna nelle ultime tre trasferte di campionato contro squadre di livello inferiore (Empoli, Lecce e Parma) ha raccolto la miseria di 2 punti in tutto. Troppo poco. Sabato poi ha giocato la peggiore per incisività offensiva e qualità generale. Come se non bastasse, è pure rientrato infuriato sulla via Emilia per la direzione di Abisso. A risultare indigesto è stato non tanto il 'rigorino' per la mano di Beukema, materiale per le vedove del calcio che fu, quando questi tocchetti non solo non venivano puniti, ma non provocavano nemmeno proteste. Piuttosto è il secondo giallo per Cancellieri - incredibilmente rimasto nel taschino - che doveva dare ai rossoblù una sacrosanta superiorità numerica nell'ultimo terzo di gara col Parma. Abisso sarà fermato a lungo dal designatore a cui dovrà dare robuste spiegazioni, ma certo è un risarcimento che fa alzare le spalle sconsolatamente nel quartier generale di Casteldebole.
Bologna, con il Milan sfida delicatissima
Ciò non toglie i demeriti del Bologna, vuoto e a corto di idee. E pure svagato in difesa, con la linea tutta andata in barca in occasione del secondo gol ducale. Una volta che Italiano aveva goduto di una settimana intera per preparare la gara, i suoi hanno fragorosamente fallito l'appuntamento. Chissà che la routine-Champions della sfida infrasettimanale non faccia ritrovare la direzione sulla bussola rossoblù. Giovedì sarà una sfida delicatissima, che il Bologna non può fallire se vuole tenere vivo il sogno europeo. La partita col Milan rimetterà in pari il calendario, dopo il rinvio tra le polemiche rossonere a causa dei problemi nella zona del Dall'Ara per l'alluvione che colpì la città emiliana lo scorso ottobre.
Bologna troppo brutto a Parma
In verità il Bologna di Parma è stato troppo brutto per essere vero. L'elenco delle scempiaggini inizia dal portiere Ravaglia fuori posizione sul 2-0 (è davvero necessario alternarlo al lanciatissimo Skorupski?), fino alla produttività in attacco. Non ci si lanci in paragoni azzardati tra Santi Castro e Lautaro Martinez: il centravanti rossoblù ne deve ancora mangiare di pane e cicoria. L'assenza di Odgaard - metronomo e finalizzatore - ha tolto equilibrio a tutto il reparto. Ndoye è apparso spento dopo il gran match col Toro; Cambiaghi non ha ancora il passo giusto per una partita intera. I subentranti Orsolini e Dominguez non hanno portato acqua. Insomma, un disastro contro una delle peggiori difese della serie A. Col Milan occorrerà molto di più. Il Bologna ha smazzato numerose notti magiche al Dall'Ara, e proprio dopo la prima sconfitta nell'anno solare 2025 è necessario un colpo di coda di personalità, poichè il Milan odierno potrà pure girare a vuoto, ma di sicuro sarà pronto a una battaglia vera. Gara chiave per il Bologna. L'ennesima.