BOLOGNA - Se si guarda ai giovani del Bologna occorre guardare ai portieri. Nel vivaio dei rossoblù c’è un maestro d’eccezione come Gianluca Pagliuca, passato dalle giovanili del club emiliano per andare alla Sampdoria a vincere uno storico scudetto e poi tornato alla casa madre per giocare ben 248 partite tra 1999 e 2006. A lungo numero uno della Nazionale azzurra, ha una particolare cura per i talenti da sgrezzare tra i pali. Uno di questi, per esempio, è già approdato in prima squadra. Si tratta di Federico Ravaglia, un classe 1999 come il rossonero Gigio Donnarumma, ragazzo su cui la società è pronta a scommettere. Altri giovanissimi sono stati invece mandati a farsi le ossa nelle categorie inferiori, in prestito. Mirko Albertazzi, ora alla Virtus Francavilla, e il senegalese Mouhamadou Sarr, al Prato, entrambi in Serie C. Oppure come Emanuele Monari, al Sasso Marconi in Serie D.
OCCHIO A TROVADE - Ma il settore guidato oggi da Daniele Corazza (che ha preso il posto di Massimo Tarantino, a sua volta successore proprio di Giancarlo Marocchi) è pronto a dare giocatori alla prima squadra, come avvenuto con Orji Okwonkwo, nigeriano, centrocampista. Classe 1998, aveva già debuttato nella passata stagione. In quella attuale ha però fatto il botto nell’ultima giornata: è entrato al 41’ st nel derby contro il Sassuolo e, appena 3’ dopo, ha realizzato la prima rete in A, buona per l’1-1 rossoblù. A Bologna seguono con attenzione un suo connazionale, Michael Kingsley. Diciott’anni, centrocampista, da tenere d’occhio. Come Giordano Trovade, un trequartista di talento, ideale per il 4-3- 1-2. Ama giocare dietro le punte, la passata stagione in Primavera lo faceva proprio con Okwonkwo. E in mezzo al campo un altro nome da tenere a mente è quello di Mattia Cozzari, una mezzala. A conferma di come questo ruolo sia nel dna dei giocatori che crescono in rossoblù.