Mateo Retegui ha compiuto 26 anni nei giorni più brillanti della sua carriera che lo vedono trascinatore dell'Atalanta, terza in classifica e in piena corsa per la qualificazione alla Champions League. Era l'8 agosto scorso quando, grazie al blitz firmato Luca Percassi e Tony D'Amico, a meno di 72 ore dal grave infortunio di Scamacca. il centravanti della Nazionale divenne anche il centravanti della Dea. In cambio, al Genoa andarono 22 milioni di euro, ai quali aggiungere 3 milioni di bonus. Il club ligure è stato lungimirante perché li incasserà: a quattro giornate dalla fine, Mateo è il capocannoniere della Serie A, avendo segnato 24 reti (una ogni 85 minuti giocati) ed eguagliando il record nerazzurro di Filippo Inzaghi che resisteva da 28 anni. Di più: la contabilità stagionale di Retegui contempla anche gli altri 3 centri in Champions League e i 2 in maglia azzurra (Belgio e Israele).
Totale: 29 gol. Si capisce quanto corrisponda al vero l'etichetta supercolpo di mercato stampigliata sulla maglia N.32 dell'attaccante che, da solo, in campionato ha segnato più di un terzo delle 67 reti siglate dalla squadra con il secondo reparto offensivo del torneo. Retegui, sotto contratto sino al 30 giugno 2028 e l'Atalanta hanno fatto un reciproco affare.Oggi, sul mercato la quotazione del bomber si aggira attorno ai 60 milioni, valutazione per difetto e la società è consapevole che con Mateo sulla cresta dell'onda, un altro primato storico si avvicina: la quinta partecipazione alla Champions League nell'arco delle sei stagioni sportive vissute negli ultimi cinque anni solari,
inframmezzati dalla storica Europa League.
Un'altra stagione da Dea
Ricapitolando: risultati della Dea nella massima competizione continentale a livello di club; 2020, quarti di finale; 2021, ottavi di finale; 2022, fase a gironi; 2025, playoff per l'accesso agli ottavi di finale, dopo avere mancato per un solo punto la qualificazione diretta nel girone unico che l'ha vista piazzarsi nona, alle spalle dell'Aston Villa, con 4 vittorie, 3 pareggi, 1 sconfitta, 20 gol segnati, 6 subiti. Adesso, a quattro giornate dalla fine, l'aritmetica dice che con 8 punti la qualificazione numero cinque sarà certa. Inoltre, considerati il calendario e il computo degli scontri diretti delle (e con) le rivali, anziché arrivare a 73 potrebbe bastare raggiungere quota 70.
Prima di affrontare il Monza, l'Atalanta è terza con 65 punti (+8 rispetto a un anno fa): se addirittura conservasse la posizione sino al 25 maggio, per la quarta volta nei nove anni gasperiniani la squadra chiuderebbe il campionato sul podio. Dove si capisce quanto non smetta mai di correre la Dea, in questo inizio del mese che la riporterà con il cuore a Dublino. Accadrà il 22, per Bergamo il Giorno dei Giorni. Quale modo migliore per celebrarlo, se non ritornare in Champions? Sotto il segno di Retegui.