BERGAMO - I numeri, al momento, dicono questo: 282 minuti giocati (più recupero) con 2 gol segnati a Stoccarda in Champions League e sul campo della Roma in campionato oltre a un assist per Samardzic in occasione del pareggio di Bologna. Le presenze complessive sono 13, mai è sceso in campo da titolare e la valutazione delle prossime settimane, in casa Atalanta, sarà molto importante per il presente e anche per il futuro. Nicolò Zaniolo ha chiuso i conti di un Roma-Atalanta che potrebbe essere pesantissimo nella corsa ai vertici della A della formazione nerazzurra, lo ha fatto con uno stacco di testa sul primo palo che ha mandato la palla a morire a sinistra di Svilar, nell'angolino più lontano, senza che l'estremo difensore giallorosso potesse intervenire. Dopo il gol, il numero 10 della Dea è scattato verso il settore ospiti e si è levato la maglietta esultando con grande trasporto. Gasperini gli sta concedendo pian piano sempre più spazio e il fatto che comincino ad arrivare anche risposte importanti non può che essere un bel segnale per chi, in estate, ha creduto in lui. Dopo il passaggio al Galatasaray, infatti, Zaniolo è venuto a Bergamo verso la fine di un periodo che lo ha visto ai box per infortunio (frattura del metatarso) e che è stato seguito da altri piccoli acciacchi, certamente non gravi ma fastidiosi.
Zaniolo, Gasperini ci crede
L'Atalanta in estate ha chiuso l'operazione che ha portato il classe 1999 all'ombra di Città Alta in prestito oneroso con diritto di riscatto che diventa obbligo solo se viene raggiunto un certo numero di presenze (espresso in percentuale). Una sorta di rischio calcolato che vede il ragazzo al centro di un progetto di rinascita che un po' tutti si aspettano possa essere decisivo, Gasperini ci crede e anche il commissario tecnico dell'Italia Luciano Spalletti segue la questione con attenzione: in occasione della gara di Udine con Israele, con Pellegrini squalificato e Zaniolo senza infortuni, è arrivata anche una convocazione che poi non si è tramutata in minuti ufficiali. Guardando alle prestazioni, per il momento Zaniolo si è espresso solo a sprazzi sui livelli che si conoscevano, guardandolo mentre è in campo si vede come cerchi si fare il massimo anche in condizioni tecnico-tattiche magari diverse rispetto a quelle cui era abituato ma la sensazione è che se seguirà Gasperini, come prima di lui hanno fatto tanti altri giocatori d’attacco che a Bergamo hanno svoltato la propria carriera, potrà riprendere un treno importante per il futuro con un ruolo da assoluto protagonista. A suon di gol e assist, certo, ma senza mai dimenticare le prestazioni in un attacco da urlo come quello nerazzurro.