La settimana che si apre oggi si preannuncia decisiva per completare il puzzle delle panchine in Serie A. Il leit motiv è sempre lo stesso: ben poche manterranno lo stesso condottiero. A sorpresa, infatti, potrebbero dividersi le strade della Cremonese e di Giovanni Stroppa, nonostante la promozione appena conquistata otto giorni fa. Appuntamento nelle prossime ore per fare il punto della situazione e confrontarsi sui programmi futuri. In caso di separazione i nomi sotto la lente d’ingrandimento della dirigenza grigiorossa sono quelli di Eusebio Di Francesco e Alberto Gilardino. Tira aria di addio anche in quel di Lecce, dove - nonostante la salvezza centrata e il relativo rinnovo automatico scattato fino al 2026 - i giallorossi e Marco Giampaolo potrebbero non proseguire insieme. Un vecchio pallino del club salentino è Davide Nicola, che non è stato confermato dal Cagliari. Proprio in Sardegna sono ore cruciali per la nomina del nuovo allenatore, con il presidente Tommaso Giulini che ieri ha incontrato Paolo Vanoli. L’ex tecnico di Toro e Venezia rimane però il piano B dei rossoblù, che restano convinti di promuovere al timone della Prima Squadra Fabio Pisacane, reduce da un brillante biennio alla guida della Primavera cagliaritana con cui ha vinto la Coppa Italia di categoria.
Da De Rossi a Gilardino: i profili all’ombra della Torre
Giorni di grandi riflessioni pure a Pisa: nella città della Torre Pendente dovranno trovare il sostituto di Pippo Inzaghi, pronto a ripartire dal Palermo (intesa triennale). Un addio che ha fatto scattare il casting per il successore. La prima idea dei nerazzurri conduceva ad Andrea Pirlo, che però appare orientato a proseguire la sua carriera a Dubai. Sondati l’ex ct della nazionale belga Domenico Tedesco (ha preso tempo per riflettere) e Alberto Gilardino. Il Campione del Mondo 2006 è pure nella short list del Parma insieme a un altro degli eroi di Berlino 2006: Daniele De Rossi. Nomi suggestivi anche se quello che intriga maggiormente i dirigenti emiliani è Raffaele Palladino, fresco d’addio alla Fiorentina. Da capire se il tecnico campano possa essere a sua volta allettato dal progetto ducale.
Conferme per Fabregas e Zanetti
Non ci sono dubbi, invece, a Como: la società dei fratelli Hartono ha respinto in queste settimane tutte le avance arrivate per Cesc Fabregas. Murati i tentativi di Inter, Roma, Lipsia e Leverkusen per il tecnico catalano, che continuerà la sua avventura in riva al Lago. Anzi, per il giovane allenatore classe 1987 si prospetta pure il rinnovo del contratto fino al 2029 con ritocco dell’ingaggio a 5 milioni a stagione. Il segnale inequivocabile di come i biancoblù vogliano aprire un ciclo duraturo con Fabregas. Idem, seppur con progetti meno ambizioni e minor disponibilità economiche, a Verona, dove il tecnico Paolo Zanetti (sotto contratto fino al 2026) e il ds Sean Sogliano (vincolato sino al 2027) rimarranno al loro posto.
Fiorentina-Pioli? Sullo sfondo anche Thiago Motta
E la Fiorentina? La prima scelta in casa viola rimane Stefano Pioli, col quale sono in stato avanzato i dialoghi per un triennale da 3 milioni a stagione. Prima l’ex tecnico del Milan dovrà però liberarsi dall’Al Nassr. In Toscana sperano che nel frattempo non si concretizzi la chiamata dalla Nazionale. Altrimenti il rischio concreto è di restare col cerino in mano e di dover ricominciare daccapo il casting per la panchina. A quel punto potrebbero tornare in auge i nomi di Farioli, Vanoli e Thiago Motta.