San Siro, novantaquattresimo minuto di Inter-Lazio, Acerbi colpisce di testa e appoggia un assist morbido sui piedi di Arnautovic, libero, a poco più di un metro dalla porta biancoceleste: basta un tocco ed è gol, basta coordinarsi in modo appena decente ed è gol, forse basta anche solo farsela rimbalzare su un ginocchio ed è gol. Le gambe di Arnautovic, invece, si aggrovigliano, il pallone picchia goffamente sul piede sinistro, rimbalza sul tallone destro e rimane lì, alla portata di Christos Mandas. Bastava poco, ma non è gol. La partita finisce 2-2 e il resto lo sappiamo: l’Inter fallisce il controsorpasso, il Napoli vince lo scudetto, eccetera eccetera. Quel gol mancato è «il battito d’ali di una farfalla in Brasile che provoca un tornado in Texas» o, se Lorenz, che ha il copyright sull’effetto farfalla, ci consente: l’inciampo di un centravanti a San Siro che cambia la Serie A 2025-26.Perché se l’assist di Acerbi fosse stato buttato in rete, oggi saremmo in un altro universo calcistico, completamente diverso da quello attuale.