Uno degli sport preferiti in Italia è prendersela con l'arbitro, a prescindere dalle prestazioni delle proprie squadre. E Rocchi si è trovato a convivere con degli episodi al limite, che lo hanno portato a prendere anche decisioni drastiche. Quali? Non aver dato l'audio delll'episodio tra Ndicka e Bisseck in Inter-Roma per Open Var. E ora il designatore ha fatto chiarezza in conferenza stampa in Figc. Ma prima di toccare questo argomento delicato ha aperto anche altre parentesi importanti,
Le eccessive proteste e le simulazioni: Rocchi non ci sta
Rocchi in conferenza ha evidenziato un problema evidente durante le partite, ossia le eccessive proteste: "Il dialogo credo sia la miglior forma per trovare un rapporto, poi se quella non è la strada giusta allora chiederò ai miei ragazzi di essere più duri e severi perché certe scene in panchina non sono più tollerabili. Anche se questo atteggiamento a cui sono costretto lo ritengo una sconfitta".L'ex arbitro ha illustrato i vari approcci adottati dai direttori di gara, alternando talvolta la fermezza alla comprensione, a seconda delle circostanze. "Ci sono state giornate in cui siamo stati molto severi, altre meno. Mi assumo la responsabilità dell'essere stati così. Io però sono sempre per la collaborazione che non può esserci solo da parte nostra". Rocchi si è espresso anche sul tema simulazioni eccessive: "Ci dà fastidio vedere un colpo al corpo e poi il giocatore che si tocca in faccia, perché l'obiettivo è far ammonire l'avversario. Ma sulla simulazione serve prima di tutto un'assunzione di responsabilità per chi lo fa". Sull'analisi della stagione: "I nostri ragazzi hanno dato tutto quest'anno, sono usciti spremuti e di più non si poteva fare. Poi l'uniformità è impossibile a livello generale, noi dobbiamo essere coerenti, spiegando sempre allo stesso modo. Questa è stata una delle difficoltà più grandi". Il designatore ha poi parlato del caso di Inter-Roma con l'audio sparito...