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Per Zanetti e Giampaolo la salvezza vale doppio

Per Zanetti e Giampaolo la salvezza vale doppio LAPRESSE
Rivincite e rinnovi per i due tecnici: l'allenatore dell’Hellas seguito da altri club, ma dovrebbe rimanere

Attenti a quei due. C’è una coppia protagonista in zona salvezza e che si è presa delle belle rivincite. Paolo Zanetti e Marco Giampaolo sono i volti sorridenti tra i tecnici che lottavano per non retrocedere. Entrambi erano reduci da alcune delusioni e cercavano il riscatto. Detto, fatto. Zanetti ha salvato brillantemente il Verona, condannando alla discesa in Serie B proprio quell’Empoli che un anno fa l’aveva esonerato dopo sole quattro giornate. Il modo migliore per farsi rimpiangere dalle parti del Castellani. La permanenza in A gli è valsa pure il rinnovo fino al 2026 scattato in automatico col raggiungimento del traguardo salvezza. Il tecnico di Valdagno l’estate scorsa aveva accettato di ereditare la panchina gialloblù dopo l’incredibile cavalcata dello scorso anno targata Marco Baroni. Una sfida decisamente complicata, almeno sulla carta, tuttavia Zanetti non ha fatto rimpiangere il precedessore, strappando il pass per restare in A e valorizzando al tempo stesso diversi giovani. Sotto la sua guida sono esplosi Belhayane (poi venduto a inizio febbraio per 10 milioni alla Lazio), Tchatchoua (piace al Torino e alle big nostrane), Coppola (fresco di chiamata in Nazionale) e Ghilardi (nel mirino di Lazio, Fiorentina e Como). Un lavoro che non è passato affatto inosservato e che potrebbe far squillare presto il telefonino di Zanetti, che ha attirato le attenzioni di altre società. La sensazione è che il Verona, però, voglia tenerlo, anche se l’ultima parola stavolta spetterà al fondo americano Presidio Investors insediatosi nei mesi scorsi. 

La storica salvezza

Non ci sono dubbi, invece, sulla conferma di Marco Giampaolo, arrivato a dicembre al capezzale di un Lecce che sembrava in caduta libera e capace di pilotarlo alla storica terza salvezza consecutiva. Mai nella loro storia, infatti, i salentini avevano disputato quattro campionati di fila in Serie A. Adesso invece accadrà grazie al lavoro del Maestro, come è soprannomato l’allenatore abruzzese. Ancora una volta quella vecchia volpe di Pantaleo Corvino ci ha visto lungo, scommettendo sulla voglia di rivalsa di un tecnico da sempre considerato tra i più preparati nel panorama italiana, eppure reduce da qualche annata incolore. In particolare gli esoneri incassati alla guida di Milan e Torino hanno stoppato sul più bello l’ascesa di Giampaolo, che da un paio d’anni aspettava un club pronto a consentirgli di sviluppare le proprie idee calcistiche con pieno supporto. Lo stesso palesato da Sticchi Damiani, Corvino e Trinchera quando i risultati a inizio primavera erano venuti meno e in molti pronosticavano la retrocessione della squadra leccese. Giampaolo non si è dato per vinto e ha saputo reggere nei momenti più complicati, trovando nel finale di campionato i guizzi decisivi per evitare di sprofondare in B. I successi contro Toro e Lazio di corto muso sarebbero piaciuti al suo amico Allegri e hanno evidenziato come il Maestro abbia saputo anche adattarsi ai calciatori a sua disposizione. Mosse vincenti per una salvezza che gli ha garantito il rinnovo fino al 2026.

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