Ci sono nomi che restano in eterno ed entrano nella storia, anche se vestono la maglia di un'altra squadra. È la storia di Poborsky, un calciatore che i tifosi della Juventus ancora venerano grazie alla sua doppietta contro l'Inter il 5 maggio 2002, che ha regalato lo scudetto ai bianconeri all'ultima giornata di campionato. L'ex centrocampista ceco, in vista della prossima sfida in Serie A tra nerazzurri e biancocelesti, ha parlato ai microfoni di Flashscore di quel famoso incontro che ha segnato un'epoca, rivelando dei retroscena importanti su Nedved e su Simone Inzaghi.
Poborsky e il trasferimento alla Lazio
L'ex centrocampista ceco ha raccontato il suo passaggio in Serie A: "Mi sono trasferito in inverno, a metà stagione, e inizialmente non volevo lasciare il Benfica. Ma il loro interesse era enorme. Attilio Lombardo era l'ala destra della Lazio all'epoca e stava praticamente finendo la sua carriera. È per questa ragione che la società voleva risolvere la situazione il più rapidamente possibile. L'intero trasferimento si concluse in una settimana. Ricordo con affetto il mio periodo lì: la Lazio è un club enorme e il campionato italiano era fantastico a quei tempi. Avevamo giocatori della nazionale italiana in squadra, grandi giocatori argentini, la qualità era immensa. Nedved? Lui a dare il primo contatto. Io e Pavel ci conoscevamo da tempo, avevamo giocato insieme in nazionale, ed era la prima volta, giocando all'estero, che avrei avuto un compagno di squadra ceco nello spogliatoio di un club". Poi Pavel passò alla Juve, ma i contatti tra i due giocatori rimasero e furono decisivi anche per il 5 maggio 2002...