MILANO - Ora l'Inter trema davvero. Se la sconfitta contro il Bologna era sembrata una parentesi sfortunata, quasi statisticamente dovuta, dopo un periodo straordinario, già quella costata la finale di Coppa Italia contro il Milan aveva acceso un campanello d'allarme, anche se in parte era stata giustificata da un calo di condizione fisica nella ripresa dopo aver speso nel primo tempo. Il terzo ko di fila, seppur contro la lanciatissima Roma di Claudio Ranieri, a -18 dalla Juventus nel 2024 e ora momentaneamente quarta, proprio in attesa di bianconeri e Bologna, fa tantissimo rumore. Soprattutto, consegna le sorti dello Scudetto nelle mani del Napoli: Conte, stasera contro il Torino, può volare a +3 in classifica a quattro giornate dal termine.
Inter-Roma 0-1, la cronaca
È un gol di Matias Soulé a guastare ulteriormente il mese dei nerazzurri, chiamati a sfidare il Barcellona in Champions League con più di un problema in infermeria. Oltre a gestire le assenze degli squalificati Bastoni e Mkhitaryan e dell'infortunato Thuram, Simone Inzaghi deve spendere un cambio obbligato dopo quindici minuti: Pavard deve lasciare il campo per un problema alla caviglia ed entra Bisseck. L'Inter controlla il possesso palla (63% il dato a fine primo tempo) ma la Roma attacca con più determinazione la porta. Al 22' Soulé sfrutta un flipper in area e a botta sicura batte Sommer. La reazione nerazzurra non c'è, anzi la Roma sfiora due volte il raddoppio: prima con un destro sbilenco di Cristante in area (26'), poi con un tocco sotto rete di Shomurodov salvato sulla linea da Carlos Augusto (28'). La prima sostituzione di Ranieri si registra al 58' con Baldanzi che prende il posto proprio dell'uzbeko. Simone Inzaghi cambia invece al 64': dentro il recuperato Dumfries e l'ex Zalewski, fuori Darmian e Dimarco. Quattro minuti dopo l'Inter va vicina al pareggio: dopo un recupero alto di palla dei nerazzurri, Barella viene pescato in area ma il centrocampista apre troppo il destro e calcia fuori. La Roma risponde con Pisilli: Soulé crossa per il giovane del vivaio giallorosso, che impatta male e spreca la palla del 2-0. Proprio come Dovbyk che al momento del tiro a tu per tu con Sommer si fa rimontare da Acerbi dopo una rapida ripartenza guidata da Angelino. La Roma chiude senza un bomber di ruolo, aggiungendo peso difensivo sulla destra: dentro El Shaarawy e Rensch, fuori Dovbyk e Soulé. Basta per murare un'Inter povera di energie e di idee. La Roma allunga la sua striscia d'imbattibilità a 18 partite, sale a 60 punti e crede alla Champions. L'Inter è in crisi, in vista della Champions. Napoli sogna.