Luis Jimenez, ex calciatore cileno visto in Italia tra Serie A e Serie B tra il 2002 ed il 2009 (con anche una parentesi all'Inter), ha rilasciato dichiaraziono shock proprio riguardanti la sua permanenza in Italia parlando di partite truccate. Ospite a 'Vamo A Calmarno' (canale YouTube) Luis ha raccontato alcuni episodi in cui è stato protagonista di match a detta sua truccati: "Giocavo nella Ternana. Una volta entrai, segnai e il portiere della mia squadra - della mia! - mi voleva uccidere. Eravamo d'accordo per pareggiare, io segnai e quindi gli altri avrebbero dovuto segnare un gol. Lui voleva pareggiare a porte inviolate. Io però non lo sapevo, erano le mie prime partite in Italia. Volevo mangiarmi il campo e me lo dissero solo dopo".
Il rigore in Ternana-Atalanta
Questa volta Jimenez ricorda bene la partita, lo scontro al vertice tra Ternana-Atalanta della stagione 2003-04 (finita 1-1): "In un'altra partita eravamo primi in B con la Ternana, affrontammo l'Atalanta che era seconda. A Bergamo era una festa, vista l'amicizia tra le due tifoserie. Ricordo che presi palla e mi conquistai un rigore. I miei compagni, gli avversari, tutti allo stadio iniziarono a gridarmi contro. Ricordo anche che quando il mio compagno trasformò il rigore, anziché esultare, si mise le mani sul volto. Avevo preso un duro colpo in occasione del fallo da rigore e, mentre uscivo dal campo, il dottore mi disse che la partita era sistemata, di non entrare più in area di rigore".