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Genoa-Juve, Rocchi: “Espulsione mancata a Malinovskyi errore chiaro”. Su Bani...

Il designatore arbitrale commenta a Open Var quanto successo a Marassi. Poi l'analisi sui casi della 15ª giornata: dal rigore su Lautaro al rosso non dato a Dia

Verona-Lazio, fallo in APP

Passando agli episodi della giornata precedente, si inizia ad analizzare il gol annullato a Casale con un commento introduttivo di Rocchi: "Intervento Var corretto perchè c'è un chiaro fallo in APP sul diretto avversario". Ricordiamo che APP sta per Attacking Possession Phase. Ayroldi, arbitro del match, aveva prontamente detto ai giocatori in campo: "Per me no fallo, no fallo!". Ma l'arbitro al Var Paterna, non d'accordo, dopo aver controllato che il pallone fosse in gioco al momento del contatto tra i due giocatori, sentenzia "Due mani...fallo per me" e consiglia l'On Field Review per possibile azione fallosa in attacco. L'arbitro al monitor è veloce nella decisione e, non appena vede le immagini, commenta così: "Ottimo, benissimo. Perfetto, grazie!"

Frosinone-Torino, due episodi nella stessa azione

Passando al caso più complesso di giornata, Rocchi ci tiene a precisare che "sia questo episodio che quello successivo di Inter-Udinese sono episodi più facili in campo che al monitor, perchè al monitor puoi mettere in difficoltà l'arbitro con immagini che ti dicono una cosa di cui devi stabilire l'entità e la sostanza". Per cui quello la richiesta è sempre la stessa: cercare di decidere in campo il più possibile, specialmente su questa tipologia di fallo, perché si rischia di passare la palla al Var e di metterlo in difficoltà.

Entrando nello specifico di Frosinone-Torino, l'arbitro Massimi non fischia nè il fallo di Gelli su Ricci nè il rigore su Kaio Jorge, bensì la simulazione dell'ex Juve. Al Var c'è Meraviglia che già in diretta aveva valutato entrambi i contatti come falli e inizia l'analisi dall'ultimo avvenuto in ordine temporale: se è vero che da una prima immagine non rilevano il fallo ("No, non è fallo. Non è fallo"), da un'altra inquadratura è più evidente lo sgambetto sul centrocampista granata e in sala var si decide per "fallo in APP", confermato anche dall'arbitro richiamato al monitor. Sottolineatura importante: come da procedura standard, il check del Var parte dalla sbracciata di Buongiorno su Kaio Jorge, perché si parte sempre dall'ultima decisione presa in campo. Anche per questo il controllo è durato molto tempo (dal fischio dell'arbitro all'OFR passa un minuto e 40 secondi). Curiosità: l'ammonizione per Kaio Jorge non viene revocata perché si trattava di un giallo per proteste, non per la (presunta) simulazione.

Rocchi: "Decisione molto al limite". Ma Oyono?

Rientrati in studio, Rocchi commenta così l'episodio: "La decisione finale è corretta, ma molto al limite. Avrei preferito venisse presa in campo, perché molto più semplice da spiegare", e ribadisce ancora: "Non dobbiamo esagerare in certe scelte, sennò si va oltre in quello che il Var vuole e nasce come filosofia: il Var è un'assistenza all'arbitro, che deve avere sempre la forza e il coraggio di decidere in campo". Manca però un'analisi sul mancato rosso a Oyono...

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