Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Volley

Tuttosport

LIVE

Di Canio: "Inter, l'era Conte non ha insegnato. Milan senza identità"

"Non basta aggrapparsi al Napoli, hanno troppi pochi punti. Sarebbe devastante a livello sportivo ed economico se dovessero stare fuori dalla Champions"


 
Passiamo al Milan e a Pioli. 

«La squadra l’anno scorso ha over performato e ha sfruttato gli errori dell’Inter. Ma il Milan ha giocatori normali, funzionali; ha vinto quando la catena di sinistra formata da Theo e Leao è andata sopra il suo livello. Ma si può andare avanti con Giroud e Ibra alla loro età? Tomori per esempio ha fatto bene l'anno scorso, ma adesso? Era la quinta scelta al Chelsea, non può diventare Baresi o Beckenbauer. Non dico Tomori non sia bravo, ma ci sono le categorie. Se la squadra non va al 150% rimanendo compatta, non rende. Pensavo poi che Leao esplodesse definitivamente, invece, fra discontinuità, atteggiamenti sbagliati e il rinnovo del contratto è diventato un problema. E se perdi un’eccellenza come poteva essere lui, come fai a rimanere in alto considerando il resto? Il Milan mi ha sorpreso negativamente perché mi aspettavo una crescita generale, invece ha perso sicurezza e identità. Se avere Ibra in campo o in panchina fa la differenza, significa che i giocatori non sono maturati e hanno bisogno del tutor». 
 
Lukaku non sta rendendo al meglio: lei sul suo ritorno è sempre stato dubbioso... 

«Io posso dire tante cavolate, ma quelli che un paio di anni fa si sono esposti dicendo che Lukaku era fra i primi tre-cinque attaccanti al mondo, che dicono ora? Mi ricordo paragoni con Lewandowski, classifiche in cui non era inserito uno come Kane. Lukaku è un bel giocatore, però pensavo andasse meglio. Purtroppo è limitato in tanto cose, gli manca anche la lettura di alcune situazioni in campo. Il problema sta poi nella testa: lo hanno fatto sentire il più forte di tutti, ma se non è al centro del mondo, viene fuori la sua insicurezza. Con lui l’Inter nel 2019 e 2020 non ha superato i gironi di Champions e ha realizzato un'autorete decisiva nella finale di Europa League; al Mondiale ha commesso errori clamorosi che hanno condannato il Belgio. Nei momenti importanti, manca. Ha quasi 30 anni e la sua carriera per ora parla per lui. Però ha tempo davanti, mi auguro per l’Inter che Lukaku sia ancora utile. Detto questo, guardate il rendimento sottoporta di Lautaro con Lukaku e senza». 
 
Parliamo dei quarti di Champions: Milan-Napoli? 

«Il Napoli ha entusiasmo e non mi aspetto un calo. Però ha molto da perdere perché è più forte e tutti ormai si aspettano che arrivi in finale. Il Milan, però, non parte battuto: i rossoneri hanno il dna europeo e San Siro che in questi casi può fare la differenza». 
 
Inter-Benfica?

 
«Il Benfica è molto più forte del Porto e lo ha dimostrato in questa Champions con Juve e Psg. L’Inter gioca meglio con le squadre che non si chiudono e con due buone prestazioni potrebbe farcela. Però dico Benfica 51% e Inter 49%». 
 
Questa sera andrà in onda su Sky la seconda punta del suo speciale sugli italiani in Premier. Dove vede Antonio Conte la prossima stagione? 

«Tutto può succedere, ma non credo che dopo le ultime esternazioni ci sia qualcuno in Inghilterra che lo possa riprendere. Forse tornerà in Italia, ma dovrà accontentarsi di uno stipendio molto inferiore. Magari alla Juventus al posto di Allegri oppure all'Inter se immagina che il Napoli l’anno prossimo possa non ripetersi. Io spero che Inzaghi finisca bene e rimanga, ma Antonio starà pensando che con la sua esperienza, due-tre ritocchi e magari un nuovo prestito di Lukaku, potrebbe riportare l’Inter allo scudetto». 
 
E De Zerbi? 

«Per il tipo di gioco che sviluppa, potrebbe essere in futuro il possibile erede di Klopp a Liverpool».

Abbonati a Tuttosport

L'edizione digitale del giornale, sempre con te

Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi