Per negare la dodicesima vittoria di fila all’Inter di Conte c’è voluto il Napoli. Il big match del Maradona si è concluso sul risultato di 1-1 con Eriksen che ha replicato allo sfortunato autogol di Handanovic. Doppio legno per Lukaku, traversa per Politano: novanta minuti ad alta intensità che portano Gattuso a due punti dalla Juve, fermata nel pomeriggio dalla stoccata di Malinovskyi. La volata Champions continua a infiammarsi con tanti scontri diretti ancora da giocare: giovedì il Napoli aspetta la Lazio in una partita fondamentale.
Napoli-Inter 1-1: tabellino e statistiche
Colpo da biliardo di Eriksen
Con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia, ma lo spettacolo c’è stato eccome. Il primo indizio lo si è avuto a ridosso della mezz’ora, quando il tuttocampista Insigne s’è inventato una chiusura provvidenziale per sventare il potenziale vantaggio dell’Inter. Poi è salito in cattedra il gigante Lukaku, autore di due legni clamorosi che però sono stati intervallati dallo sfortunato autogol di Handanovic al 36’: il portiere nerazzurro - in uscita bassa sul traversone dalla sinistra di Insigne - è stato disturbato dall’arrivo impetuoso di De Vrij e ha spedito il pallone alle proprie spalle. Decisamente migliore il piglio mostrato dall’Inter all’inizio della ripresa, caratterizzata dagli inserimenti più costanti di Hakimi e puntellata dal magico sinistro di Eriksen che ha regalato il pari a Conte al 55’. I due tecnici hanno giocato le carte Mertens (dentro per uno spento Osimhen) e Sanchez, ma ad andare più vicino alla stoccata finale è stato Politano, fermato soltanto dalla traversa. L’on field review ha giudicato regolare l’intervento di De Vrij su Zielinski negando un possibile rigore al Napoli e in pieno recupero il miracolo di Manolas su Hakimi ha tenuto a galla l'1-1. E la Champions continua a essere una questione infernale…