La settima vittoria di fila messa in cantiere da Antonio Conte significa tanto: vuol dire chiudere alla grande il 2020, vuol dire volare a +9 sulla Juve (ma con una partita in più) e soprattutto vuol dire sedersi al tavolo delle trattative con la società in una posizione più confortevole in vista del prossimo mercato di gennaio. L’Inter batte 2-1 in trasferta il Verona con la rete di Lautaro e il colpo di testa di Skriniar, che fa subito dimenticare l’erroraccio di Handanovic sul momentaneo pareggio di Ilic. Arrivederci al 2021, al match contro il Crotone di domenica 3. Adesso sarà tempo di rifiatare.
Verona-Inter 1-2: tabellino e statistiche
Dimarco e Lautaro vicini al gol
A Verona senza Eriksen, sai che novità. Il centrocampista danese salta la trasferta contro l’Hellas per la nascita del figlio, ma Marotta conferma nel pre-partita l’imminente cessione a gennaio. La novità odierna di Conte è l’inserimento di Perisic, che aiuta e sostiene il solito duo formato da Lautaro e Lukaku, il primo brivido lo regala invece l’ex di turno, Dimarco, con un mancino che per poco non sorprende Handanovic sullo straordinario assist di tacco di Zaccagni. Juric è costretto a fare a meno di Dawidowicz per un problema al ginocchio e ringrazia Silvestri per l’ottimo intervento su Lautaro (36’), servito dall’attaccante belga dopo la vittoria in un duello tutto fisico e velocità con Ceccherini.
Che papera di Handanovic!
Nella ripresa il gioco più ordinato dell’Inter, fatto di equilibrio e giro palla, dà presto i suoi frutti: traversone dalla destra di Hakimi e volée da applausi di Lautaro Martinez per l’1-0 nerazzurro al 52’. La partita si accende con l’incredibile pareggio del Verona appena nove minuti più tardi grazie a Ilic - che approfitta della papera di Handanovic e della disattenzione di Skriniar - e con il nuovo vantaggio di Conte che festeggia il 2-1 con il colpo di testa del difensore slovacco (69’) su assist di Brozovic. In campo c’è anche Vidal, i pericoli però arrivano sempre dal solito Lukaku, nel finale ripetutamente a un passo dal tris. Così come Dimarco, sensazionale nel mostrare uno dei suoi colpi migliori, quello da calcio piazzato.