MILANO - All'ultimo respiro: Rebic regala al Milan il successo a trenta secondi dalla fine e ridà ai rossoneri il successo casalingo che mancava da ottobre. Il croato entra nella ripresa e spacca il match, aperto dal gol di Stryger Larsen, pareggiando subito i conti. Theo Hernandez si inventa la volée del sorpasso, ma Lasagna ha le forze per spingere in rete il 2-2. Al 93' ancora Rebic trova lo spiraglio per la doppietta e il 3-2 finale che lancia la squadra di Pioli a -1 dal Cagliari sesto, a 28 punti.
Milan-Udinese 3-2
È tutto un altro Milan rispetto alle vittorie con Cagliari in campionato e Spal in Coppa Italia, e non per modulo scelto da Pioli o giocatori in campo. Piuttosto per l'atteggiamento. Rossoneri deludenti che offrono subito il fianco all'Udinese: al 6' l'uscita folle di Donnarumma spalanca la porta a Stryger Larsen che mette dentro l'1-0. Ibrahimovic prova a dare la scossa senza troppa convinzione, Lasagna sfiora addirittura il raddoppio. Nella ripresa Pioli cambia sistema: dentro Rebic per Bonaventura, 4-4-2 abbandonato e spazio al 4-2-3-1 con Leao dietro a Ibra. Il croato ci mette due minuti a riprendere la partita spingendo col piatto in porta il cross basso di Conti. Gara apertissima, squadre spaccate, il campo si allunga condecendo tanti spazi nei quali l'Udinese si butta con più decisione: Donnarumma è decisivo su Mandragora e Okaka con due interventi super. Al 72' Theo Hernandez si inventa un gol pazzesco colpendo al volo dalla distanza e bucando Musso all'angolino. Milan avanti, Ibrahimovic scappa in profondità e alza troppo il destro da buona posizione che avrebbe chiuso ogni discorso. E invece l'Udinese risponde con prepotenza: Lasagna di testa gira sul palo lungo l'assist perfetto di Stryger Larsen, beffando Donnarumma. Quando il 2-2 sembra scritto, al 93' ancora Rebic indovina il sinistro chirurgico che regala al Milan i tre punti.