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Juve-Torino, le pagelle dei granata: Izzo monumentale

LAPRESSE

Berenguer ispirato. Rincon stop. Belotti, giusto lo spirito non la mira. Nkoulou padrone della difesa. Sirigu, sangue freddo e sicurezza

TORINO - Ecco le pagelle del Torino dopo il pareggio (1-1) con la Juve nel derby.

TORINO
SIRIGU 7
La pagnotta più grossa se la guadagna respingendo coi pugni al 19’ una spingardata volante di Matuidi, da distanza ravvicinata. Padrone dell’area piccola, felice nelle uscite alte e sempre ben piazzato sui tiri. Incolpevole, infi ne, sul gol: trucidato da due passi da CR7.

IZZO 7.5 Un gigante, un pezzo della muraglia cinese. Granito e marmo scolpito, roccia e classe. Imperioso e sempre pulito nei suoi innumerevoli anticipi, ballando tra Ronaldo e Kean, entrando in scivolata, azzeccando diagonali e francobollature. Stagliandosi a ripetizione anche nel gioco aereo. E non disdegnando pure qualche sortita offensiva. Semplicemente monumentale.

NKOULOU 7 Elegante, sereno, consapevole della sua forza, del suo talento. Testa alta, sempre, palla al piede. E una miriade di raddoppi provvidenziali, dirigendo i movimenti della retroguardia con la bacchetta dell’intelligenza tattica. Ago magnetico della difesa, motore primo di ogni azione granata costruita davanti a Sirigu. Un Beckenbauer, per il Toro.

BREMER 6 Le contingenze (Moretti squalificato e Djidji rotto) lo portano a esordire da titolare in campionato a distanza di 9 mesi dalla sua prima presenza in A: quei pochi minuti fi nali contro la Roma. In marcatura prende le misure strada facendo, sino a confezionare oltre 80 minuti giocati con sicurezza, maturità e decisionismo. Ma alla fi ne perde ingenuamente e totalmente Ronaldo sul gol. Il suo voto si abbassa, ma questo conta poco. Conta la vittoria del Toro: sfumata in extremis. Intanto, però, almeno ha mostrato di non essere un Ufo misterioso.

DE SILVESTRI 6.5 Dalle sue parti gravita Bernardeschi, che mai lo irride in dribbling e raramente riesce a procurargli grattacapi. Cura la doppia fase con solerzia, proponendosi all’affondo sulla destra. Non riesce a incidere troppo Spinazzola, ma non apre neanche varchi per le ripartenze bianconere. Zaza (44’ st) ng.

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