CAGLIARI - Due golda tre punti. Con una doppietta di Leonardo Pavoletti, il Cagliari batte in rimonta il Parma dopo l'iniziale vantaggio di Kucka e sale a 24 punti in 24 giornate. Nel primo tempo si fa male Luca Pellegrini, nel finale espulso Joao Pedro.
CAGLIARI IMPRECISO IN AVVIO - Il Cagliari parte meglio e sorprende il Parma. Manca però precisione davanti. L'ex Deiola prova a lasciare il segno dal limite al 13', ma Sepe respinge. Il Parma continua a faticare nelle ripartenze, il Cagliari affonda sulle fasce ma si perde al momento di finalizzare. Pavoletti vanifica due cross decisamente interessanti di Padoin, Cigarini calcia una punizione da posizione interessante su Bruno Alves in barriera.
IL PARMA PASSA - Si fa male Luca Pellegrini dopo un contrasto: al suo posto entra Lykogiannis. Si tocca il ginocchio destro ma dalle prime impressioni sembrerebbe trattarsi solo di una forte contusione. I gialloblù salgono nel finale di tempo. La torsione di Inglese al 37' anticipa la girata vincente di Kucka sul cross di Gobbi. Il Parma, la squadra che ha incassato più tiri in Serie A, passa al primo affondo e il Cagliari torna negli spogliatoi sotto bordate di fischi.
INIZIA LO SHOW DI PAVOLETTI - Al Cagliari anche in avvio di ripresa mancano fiducia e linearità nella costruzione del gioco. Joao Pedro e Pavoletti finiscono spesso sulla stessa linea e nelle ripartenze il Parma può far male anche se Gervinho è totalmente fuori partita. Maran toglie Deiola, un centrocampista, per l'attaccante bulgaro Despodov. Cambia anche D'Aversa con Rigoni dentro per Stulac ancora non al meglio. I sardi cambiano marcia. Il colpo di testa ravvicinato e impreciso di Joao Pedro è il segnale della svolta. Al 65' su cross di Ceppitelli, Pavoletti in spaccata pareggia.
RIMONTA COMPLETATA - I sardi, che hanno recuperato più punti di tutti in A da situazioni di svantaggio, credono alla rimonta trascinati dal pubblico della Sardegna Arena. E alla fine la completano ancora con Pavoletti che stacca sul gran cross di Barella. Nel finale doppio giallo in successione a Joao Pedro, per fallo su Kucka prima e per le immediate proteste poi. Ma il risultato non cambia più.