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Scontri Inter-Napoli: arrestato un altro capo ultrà nerazzurro

A finire in carcere dopo l'ordinanza emessa dal gip Salvini è Ciccarelli, fondatore dei Viking

PERICOLO DI RAPPRESAGLIE
Nino Ciccarelli, il capo curva interista arrestato oggi per rissa aggravata, lesioni e lancio di oggetti pericolosi, assieme ad un ultrà del Varese, è stato «riconosciuto» in una foto mostrata a Luca Da Ros, collaboratore nelle indagini, che lo ha indicato come presente al pub 'Cartoons' dove si incontrarono gli ultras prima degli scontri di Santo Stefano. Nelle immagini acquisite si vede Ciccarelli «claudicante e nell'atto di toccarsi il corpo» per «tamponare» le ferite dopo gli scontri. Sempre dall'ordinanza d'arresto si evince come Nino Ciccarelli ha una «particolare pericolosità»: il capo dei Viking della curva interista arrestato nell'inchiesta sugli scontri di Santo Stefano può «facilmente» condizionare «altri tifosi» dato che è «conosciuto in tutto l'ambiente ultras». Lo scrive semopre il gip Guido Salvini che spiega, inoltre, che Alessandro Martinoli, ultrà del Varese arrestato, è «aderente al gruppo più estremista all'interno della destra radicale 'Blood and Honor. Il gip sottolinea ancora anche il rischio «rappresaglie» dopo i fatti di Milano. Gli investigatori della Digos stanno intanto facendo verifiche da settimane sui circa 180 ultras (oltre un centinaio di interisti e 'gemellati' e un'ottantina di napoletani) che erano presenti agli scontri, visionando le immagini delle telecamere della zona e video di privati cittadini.

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