ROMA - "Avevo anche delle possibilità più “comode" finito il mio contratto col Milan , ma ho deciso di aspettare, poi è arrivata questa chiamata, l’idea era quella di fare un anno di esperienza, ma ora sono già a tre anni e chissà che non se ne aggiungano ancora altri". Lo ha detto Daniele Bonera, difensore ex rossonero attualmente in forza al Villareal ai microfoni di Italia nel Pallone, in onda su Radio 2: "Ci sono parecchie differenze con il calcio italiano, non ci sono polemiche arbitrali, si arriva allo stadio tre ore prima, si pranza insieme, finita la partita finito tutto. Si vive con una leggerezza diversa. Non vorrei essere ipocrita, ma del calcio italiano mi manca ben poco, quando sei in quel mondo sei catapultato in una realtà nella quale pensi che esista solo quello. Poi quando esci capisci che c’è anche altro, altri modi di fare calcio e di fare questo mestiere. In italia già dal lunedì mattina si pensa a quale sarà l’arbitro che farà la prossima partita, qui si arriva allo stadio senza sapere chi arbitrerà".
IL MILAN - "Arrivai a 25 anni, prima del Milan, dopo 2 anni di A col Brescia vado a Parma, ed era ancora il Parma di una volta. Magari fossi arrivato prima in rossonero sarei durato di meno. Sei anni e mezzo dopo la firma, arrivai ad avere la fortuna e l’onore di indossare la fascia di capitano, è qualcosa che mi rimarrà dentro per sempre".