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Calcioscommesse: Bari-Lecce fu truccata. Semeraro nei guai

LaPresse
La Corte d'appello ha condannato l'ex presidente giallorosso a sei mesi di reclusione e al pagamento di 10mila euro di multa

BARI - La Corte d'appello di Bari riapre il dibattito sul calcioscommesse. Sono arrivate oggi le sentenze relative al match Bari-Lecce del 15 maggio del 2001, confermando le condanne ad un anno e sei mesi di reclusione e al pagamento di 10mila euro di multa per l'ex presidente del Lecce Calcio, Pierandrea Semeraro, e per l'imprenditore salentino Carlo Quarta, imputati nel processo. La partita fu persa dai biancorossi 2-0 e - secondo l'accusa - fu comprata dai salentini per 200mila euro. I giudici hanno assolto "per non aver commesso il fatto" Marcello Di Lorenzo (condannato in primo grado a 9 mesi di reclusione e 5mila euro di multa), amico dell'ex calciatore del Bari Andrea Masiello. Questi il 3 ottobre 2012 ha patteggiato a Bari la pena di 22 mesi di reclusione per quattro combine (Palermo-Bari, Bari-Sampdoria, Bari-Lecce e Bologna-Bari) insieme ai suoi amici Gianni Carella e Fabio Giacobbe, ai quali fu comminata la pena concordata di 17 mesi. 

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