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Serie A, Inter-Milan 3-2: Icardi cala il tris e mette nei guai Montella

 
Gol ed emozioni nel derby di San Siro: il Diavolo rimonta due volte ma viene punito nel finale su calcio di rigore. Terza ko di filaper i rossoneri, mentre Spalletti ora è secondo da solo a -2 dal Napoli

MILANO - Un derby al cardiopalma e ricco di gol ed emozioni a San Siro, dove l'Inter viene trascinata dal suo capitano bomber e Icardi e vince 3-2. Un successo pesantissimo per i nerazzurri, ora secondi da soli a -2 dal Napoli capolista, mentre il Milan incassa la terza sconfitta di fila dopo quelle con Sampdoria e Roma e resta fermo a quota 12 punti, 10 in meno rispetto ai 'cugini'. Spalletti, già orfano di Brozovic (problema muscolare) e dell'altro infortunato Vanheusden, perde anche Joa Mario per una tonsillite poco prima del match: tocca così ad agire Vicino dietro a Icardi nel 4-2-3-1 con la linea dei trequartisti completata da Candreva e Perisic sugli esterni, mentre i mediani sono Borja Valero e Gagliardini e in difesa Nagatomo viene preferito a Dalbert sull’out mancino. Montella - senza lo squalificato Calhanoglu e gli infortunati Antonelli, Conti e Kalinic - risponde con un 3-5-2 in cui Bonaventura fa da mezzala a supporto degli attaccanti André Silva e Suso, Rodriguez e Borini sono i quinti di centrocampo e capitan Bonucci guida la difesa a tre.

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ICARDI LETALE – Avvio lento e studio reciproco nel primo quarto d’ora, quando l’unico sussulto è la traversa colpita da Candreva, che dopo due cross sbagliati cerca invano l’incrocio con un destro a giro dal limite. Col passare dei minuti la gara inzia ad accendersi e il taccuino di Tagliavento a “sporcarsi” d’inchiostro: prima è Miranda a beccarsi un’ammonizione evitabile per un fallo su André Silva lontanissimo dalla porta, poi è il rossonero Romagnoli a spendere il giallo (21’) per fermare Candreva lanciato in contropiede imitato dal nerazzurro Vicino (intervento su Bonaventura a centrocampo). L’equilibrio si rompe al 28’: Candreva scambia con D’Ambrosio e pennella un cross perfetto per Icardi, letale nel trasformare in oro il primo pallone giocato e infilare Donnarumma al volo dopo aver preso il tempo a Bonucci e Musacchio. Il Milan prova a reagire ma presta il fianco all’Inter che porta al tiro Perisic (palla in curva), Icardi e Vecino (conclusioni troppo centrali per impensierire il portierone del ‘Diavolo’). L’ultimo lampo del primo tempo è però rossonero, ma è strepitosa la risposta di Handanovic sul rasoterra incrociato di Borini servito sulla corsa da Kessié.

Inter-Milan 3-2: il tabellino

UN ALTRO DIAVOLO - Al rientro dall’intervallo non c’è più Kessié in un Milan adesso più offensivo con l’inserimento di Cutrone e il passaggio a una sosrta di 3-1-4-2. E dopo il tentativo dalla distanza di Vecino il ‘Diavolo’ inizia a mettere sotto pressione Handanovic: prima è André Silva a liberarsi in area e colpire clamorosamente il palo di sinistro (inutile il successivo tap-in di Musacchio in fuorigioco), poi tocca a Suso e a Borini scaldare le mani del numero uno nerazzurro. Non trova invece lo specchio Cutrone, bravo ad attaccare il primo palo su cross di Ricardo Rodriguez. Il nuovo atteggiamento dei rossoneri viene però premiato al 57’ quando Suso rientra sul sinistro al limite dell'area e spedisce la palla nell’angolino lontano dove Handanovic non può arrivare. L’Inter ora è in difficoltà e se al 60’ avrebbe la possibilità di tornare avanti (chance sprecata da Vecino che calcia a lato un rigore in movimento) subito dopo viene invece salvata dal suo numero uno che dice di no a Bonaventura. Chi non sbaglia è invece Icardi, che al 63’ viene pescato da Perisic a centro area e si coordina alla perfezione: seconda palla giocabile in area e rete del 2-1, che vale l’abbraccio dei compagni e gli applausi della compagna Wanda Nara in tribuna.

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FINALE FOLLE - La partita adesso è vibrante  e combattuta (al 65’ giallo anche per Gagliardini che ferma fallosamente Borini), il Milan prova a reagire anche al secondo schiaffo ma Romagnoli in proiezione offensiva calcia alto da buona posizione. Spalletti vuole forze fresche e richiama in panchina Candreva per dare spazio a Cancelo (73’), Montella risponde inserendo Locatelli per Romagnoli (78’) e ridisegnando così ancora il ‘Diavolo’ con un arrembante 4-1-3-2. Il coraggio del tecnico campano viene premiato e all’81’ - dopo un giallo sventolato sulla faccia di Perisic (gomitata ad André Silva) - arriva il nuovo pareggio: Bonaventura colpisce in spaccata, Handanovic respinge sul palo ma la palla gli rimbalza addosso prima di rotolare oltre la linea. Gara finita? Neanche per sogno, perché l'Inter non ci sta e si riversa di nuovo in attacco, ora con un Eder in più (dentro per Borja Valero all'85'). E dopo un geniale tacco di Icardi a servire il nuovo entrato murato da Ricardo Rodriguez, è proprio quest'ultimo a cinturare D'Ambrosio su azione da corner: per Tagliavento è rigore e Icardi al 90' spiazza Donnarumma per firmare la tripletta e il 3-2 nerazzurro. Il capitano dell'Inter non resiste e si fa ammonire togliendosi la maglia per esibirla al cielo di San Siro in pieno 'stile Messi', poi viene sostituito da Spalletti (dentro Santon) che gli regala la standing ovation dei suoi tifosi in delirio per una vittoria che proietta i nerazzurri a -2 dalla vetta (e a +3 su Juventus e Lazio). Terza sconfitta di fila invece per il Milan di Montella, la cui posizione si fa sempre più delicata...

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