TORINO - Continua a soffrire ma anche a vincere l'Inter di Luciano Spalletti, che parte forte a Benevento trascinata da uno scatenato Brozovic prima di subire il ritorno dei padroni di casa (settimo ko in altrettante gare per Baroni) incapaci però di trovare il gol del pari e fermati anche dai due legni colpiti con Memushaj e D'Alessandro oltre che dall'arbitro (un gol annullato a D'Alessandro per un fuorigioco molto dubbio). La squadra nerazzurra e resta a due punti dalla vetta occupata ora dal Napoli (in attesa di Atalanta-Juventus, con i campioni d'Italia che vincendo tornerebbero appaiati ai partenopei). A tre lunghezze dall'Inter resta incollata la Lazio di Simone Inzaghi, che continua a stuipire e a dare spettacolo: vittima di turno dei biancocelesti questa volta è il Sassuolo, che si illude con il rigore trasformato da Berardi ma viene poi travolto in rimonta. Seconda sconfitta esterna consecutiva invece per la Fiorentina di Pioli, battuta 2-1 dal Chievo che si impone in rimonta e sale a quota 11 punti, mentre chiudono la giornata con un punto a testa Spale e Crotone, che fanno 1-1 a Ferrara.
Benevento-Inter 1-2 – La squadra di Spalletti ci mette 19’ minuti per trovare il vantaggio: cross di Candreva dalla sinistra e perfetto inserimento di Brozovic che di testa supera Belec. Il croato si sente in giornata e al 22’ convince tutti a farsi da parte su un calcio di punizione: se ne incarica lui e spedisce la palla ancora alle spalle del portiere sannita. I campani però non si arrendono e spaventano Handanovic prima con Memushaj che colpisce la traversa (25’) e poi con D’Alessandro che lo costringe a rifugiarsi in corner alle mezz’ora. Gli sforzi delle ‘Streghe’ vengono premiati perché – dopo un gol annullato a per parte annullato per fuorigioco, rispettivamente a Iemmello e a Icardi – è proprio D’Alessandro a riaccendere le speranze del ‘Vigorito’ su assist di Iemmello. Il Benevento va così al riposo rinvigorito e al 58’ - dopo che Spalletti ha inserito Joao Mario per Candreva – colpisce il secondo legno di giornata, ancora con lo scatenato D’Alessandro su cross dalla destra di Lombardi. Lo spavento fa bene all’Inter che torna così a farsi vedere con due conclusioni respinte a Icardi e Brozovic. L’Inter però soffre e Baroni – che continua a crederci - mette dentro forze fresche, con Chisbah al posto di Memushaj (66’) e Parigini che rileva Parigini. Nel tentativo di attaccare il Benevento concede però spazi e all’80’ deve ringraziare Belec, che tiene in partita i compagni alzando sopra la traversa un insidioso destro a giro di Perisic (80’) su cui si ripete allo scadere. La squadra di casa non ne ha più e l’ultima chance è per l’Inter ma è ancora bravo Belec al 90’ a smanacciare il pallone destinato a Icardi sul tiro-cross di Perisic.
Benevento-Inter 1-2: il tabellino
Lazio-Sassuolo 6-1 – La Lazio schiaccia subito il Sassuolo ma gli emiliani reggono e al 25’ sorprendono i biancocelesti in ripartenza: Matri va giù su un intervento di De Vrij, per l’arbitro è rigore e Berardi non sbaglia spiazzando Strakosha. La Lazio accusa il colpo e al 33’ rischia il colpo del ko, ma il portiere albanese è prodigioso sul tentativo di Duncan innescato ancora da Berardi. La prima vera chance del pari capita sulla testa di Immobile, che su un cross prolungato da Lulic spedisce però il pallone sopra la traversa da ottima posizione. Al 38’ è invece il bosniaco a mancare lo specchio della porta dal cuore dell’area, mentre il Sassuolo al 43’ il Sassuolo è costretto a mandare in campo Mazzitelli al posto dell’infortunato Peluso (probabile rottura del setto nasale in uno scontro con Milimkovic dopo che era entrato al 21’ per sostituire a sua volta Letschert finito ko). L’intervallo è ormai alle porte quando Luis Alberto decide che è il momento di riaccendere l’Olimpico: punizione dai 25 metri e palla all’incrocio con un destro a giro di fantascienza che vale l’1-1. La ripresa si riapre con un colpo di testa troppo centrale di Immobile su cross di Lulic, con replica immediata di Berardi che calciaperò troppo debolmente per impensierire seriamente Strakosha. Al 52’ Lazio vicinissima al raddoppio: Consigli si supera su Lulic e poi su Immobile (che chiede poi un corner sul successivo tiro di Radu e viene ammonito), con in mezzo un salvataggio acrobatico di Acerbi sullo stesso centravanti azzurro. La pressione biancoceleste viene premiata al 55’, quando de Vrij stacca più alto di tutti sul corner calciato da Luis Alberto e fa 2-1. E il tris arriva dopo appena due minuti con un sontuoso Luis Alberto, che raccoglie la palla respinra da Consigli per anticipare Immobile e lo dribbla prima di liberarsi anche di un difensore e insaccare. La Lazio ora è scatenata e cala poker e cinquina con Parolo, che al 64’ e al 69’ scaraventa in rete due palle che vagano in area. Sul 5-1, dopo una bella parata di Strakosha su Berardi, al 72’ arriva anche l’esordio di Nani che rileva un Luis Alberto omaggiato con una standing ovation dall’Olimpico (poco prima Luiz Felipe al posto di de Vrij. A una festa del genere non può però mancare Immobile e il suo 13esimo sigillo stagionale (non in campionato) bisogna aspettare il rigore che si conquista (fallo di Mazzitelli) e realizza all’81’ prima di vedersi negare poco dopo la doppietta da Consigli in uscita.
Lazio-Sassuolo 6-1: il tabellino
Chievo-Fiorentina 2-1 - La gara si mette subito in discesa per i viola, che passano già al 6’ e con i loro uomini più rappresentativi: cross di Chiesa ed è perfetto lo stacco di Simeone, che di testa spedisce la palla all'incrocio. Incassato il colpo la squadra di Maran si riorganizza per andare alla ricerca del pari che arriva al 25’ piomba sul cross di Birsa e non sbaglia il gol dell’1-1. Galvanizzato dal pari il Chievo prova il sorpasso al 33’ ma Inglese alza troppo la mira di testa, anche l’ultima chance è della Fiorentina con Chiesa che al 42’ impegna sorrentino con una potente conclusione dal limite. Oggi al ‘Bentegodi’ però è la giornata di Castro e il ‘Pata’ - con le squadre appena rientrate dall’intervallo, firma il 2-1 con uno splendido colpo di testa sul traversone di Cacciatore. La Viola è in bambola e trema ancora su un colpo di testa di Gamberini, mentre sull’altro fronte è l’altro ex gigliato Dainelli a murare Benassi. Ancora Chievo poi al 52’ con Inglese (para Sportiello) prima dell’assedio della Fiorentina: vani però i tentativi di Thereau, Simeone (incredibile il gol sbagliato al 55’ quando alza troppo il lob solo davanti a Sorrentino) e Badelj. L’ultima chance per il pari capita però sui piedi di Babacar da poco entrato al posto di Benassi, ma l’attaccante calcia alto e alla fine a far festa è il Chievo.
Spal-Crotone 1-1 - Equilibrio e squadre attente nelle prime battute dello scontro diretto delle zone basse di classifica. Il primo squillo è dei padroni di casa con Borriello che non inquadra però la porta. Il bomber è poi costretto a uscire alla mezzora per infortunio, sostituito da Paloschi. E proprio il nuovo entrato si prende la scena a ridosso dell’intervallo: prima propizia un gol di Antenucci annullato (c’era un fallo prima dell’assist) e poi ci pensa direttamente lui, servito dallo stesso compagno, infilando Cordaz con un preciso rasoterra. Dagli spogliatoi, dopo l’intervallo, rientrà però un altro Crotone e dopo i due tentativi vani di Stoian (grande parata di Gomis), Simy, Rohden e Mandragora il meritato pari arriva al 59’ quando Simy entra in area e invece di saltare Salamon, piazza il pallone con un tocco da calcetto all'angolino. La Spal, che forse aveva ingenuamente pensato di poter gestire il vantagigo minimo, si risveglia d’improvviso e sfiora il nuovo sorpasso nel finale con un tiro cross di Lazzari che per poco non beffa Cordaz all’80’, miracoloso cinque minuti dopo sull’involontario tentativo di autogol di Ceccherini e sul successivo tap-in di Paloschi.