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Quagliarella alle Iene commuove Napoli. E i tifosi si scusano

L'attaccante della Sampdoria: «Sono stato stalkerizzato da un persona di cui mi fidavo per più di 5 anni»

TORINO - L'intervista alle Iene, il racconto di un incubo, le lacrime. Quagliarella commuove l'Italia dopo la fine di una storia che lo ha tenuto ostaggio per molti anni: «Sono stato stalkerizzato da un persona di cui mi fidavo per più di 5 anni, ha distrutto il mio sogno -ha detto a Mediaset- quello di giocare per la mia città, per la mia gente e di diventare capitano. Se non fosse successo niente sicuramente sarei ancora in maglia azzurra». La frase, quella che ha poi scatenato la solidarietà del web e di una città, lascia aperta la porta a una clamorosa idea: «Ritornare al Napoli? Sarebbe bellissimo anche solo se me lo chiedessero»,

LA SOLIDARIETA' -  Come una pioggia battente, sono arrivati i tweet dei tifosi del Napoli che hanno chiesto scusa al loro ex giocatore, unendosi all'appello di riportarlo in maglia azzurra: «Presidente (De Laurentiis) premiamo Quagliarella e riportiamolo a casa! Riabbracciamo un figlio di Napoli!»; «Perdonaci, abbiamo sbagliato»; «Facciamo di tutto per riportarlo a Napoli!»; «Scusa Fabio per ogni fischio e per ogni parolaccia, sei e sarai sempre il 27 azzurro»; «Nessuno sapeva. Nessuno poteva immaginare. Fabio uno di noi».

Ecco un po' di messaggi raccolti dalla rete: 

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