REPERTORIO CLASSICO - C’è un tridente all’inizio della gara, ma Pepe, Matri e Coman non riesco a interpretare il 4-3-3 come vorrebbe Allegri che chiede a Pepe di spostarsi in posizione da trequartista. Con il l’ormai “classico” 4-3-1-2 le cose funzionano meglio. Coman gioca una partita concentrata e diligente, ma non riesce a graffiare, Matri si impegna e dimostra di essere comunque in buona condizione fisica. Ma il protagonista è Pogba. Atteso da tutto lo Stadium, il Polpo risponde fin dai primi minuti, andando a cercarsi il pallone, non esitando mai nei contrasti, scattando e provando a forzare il tiro: sembra volersi fare l’esame da solo. Come spiega a metà partita, quando dice: «Non ho sentito dolore al flessore, questa è la cosa importante». Sapeva benissimo che più del gol, contava la coscia: e il test è stato superato. Il gol, per la cronaca, è un tiro da fuori al 45’ del secondo tempo, un classico del repertorio, che viene deviato da Ceppitelli, diventando imparabile per Brkic.
ORA MADRID - La partita della Juventus dura ancora un quarto d’ora. Poi quando Allegri inizia a pensare a Madrid, sostituendo Pogba e Marchisio, la squadra rallenta e il Cagliari guadagna metri e il pareggio (tutto sommato meritato) con la rete di Rossettini che sovrasta Pepe e di testa colpisce il palo, poi sulla ribattuta è il più veloce a cacciarla in rete. Finisce 1-1, ma il risultato per la Juventus non si esprime in numeri, ma con poche lettere: Pogba c’è!