Tale padre, tale figlio? La Juventus lo spera vivamente. I presupposti sembrano esserci tutti per Michele Scienza, figlio di Giuseppe, detto Beppe, ex centrocampista tra le altre di Reggina, Torino e Piacenza. Lo scorso 3 settembre gli sono bastati appena quattro minuti dal suo ingresso in campo per far gol al Lecce campione d'Italia e chiudere i conti. Un'impresa alla quale ha contribuito.
Lecce-Juve Primavera 0-3 col sigillo del figlio d'arte da pochi giri di lancette subentrati a Vacca. Festa grande per i ragazzi di Montero, seconda presenza e prima gioia in bianconero per il trequartista classe 2006.
Scienza e il passaggio dall'Inter alla Juve Primavera
Michele Scienza è passato dall'Inter alla Juve la scorsa estate. Oltre al prestigio, oltre al progetto, ha scelto la Juventus anche per motivi scolastici. D'altronde, quando hai diciassette anni non si possono trascurare gli studi oltre al calcio e il giovane talento di Borgomanero ha preferito così avvicinarsi a casa unendo il dovere al piacere. Di Scienza si dice un gran bene e il fatto che si stia affacciando alla Primavera da sotto età è la riprova di un potenziale che aspetta solo di essere sviluppato. Di qualità che attendono di essere indirizzate in modo da essere espresse appieno.
Juve Primavera, Scienza e il percorso con l'Under 17
Venticinque minuti in Juve Primavera-Cagliari 3-1, trentatré e una rete in due giornate con la Juve, una carriera davanti. Michele Scienza ha già totalizzato ventuno presenze con l'Under 17 e si è tolto lo sfizio di andare a bersaglio due volte. Centrocampista di destra, di sinistra, centrale, esterno d'attacco, punta e, sorpattutto, trequartista: per Scienza è chi lo guida è pure il momento di sperimentare, di capire dove poterlo rendere efficace, potenzialmente devastante, ma partendo da un presupposto: se buon sangue non mente la qualità c'è tutta e alla lunga verrà fuori del tutto.