TORINO - «Nemmeno nelle fantasie più incredibili avrei mai pensato di allenarmi con l’uomo che idolatravo», scriveva sul suo profilo Instagram Sandro Kulenovic il primo novembre, accanto a un collage di tre Foto: in due c’è lui, visibilmente più giovane rispetto ai suoi attuali 18 anni, con Mario Mandzukic in posa classica da foto ricordo. Nella terza lui e Mandzukic indossano la maglia da allenamento della Juventus e stanno lavorando sul campo a Vinovo.

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DAL SOGNO ALL’INCUBO - Dopo un buon precampionato, il sogno di Kulenovic ha iniziato ad assumere sfumature scure il 12 settembre a Barcellona, prima giornata di Youth League: entrato nella ripresa, ha fallito nel finale il gol del possibile 1-0 per la Juventus e all’errore sono seguite in rapida successione la rete decisiva dei blaugrana e la sua espulsione. Un colpo accusato, come hanno mostrato le difficoltà incontrate anche in campionato, eppure il peggio doveva ancora arrivare: tra metà novembre e dicembre espulsione contro la Fiorentina, espulsione nell’Under 19 croata e un infortunio. Considerato l’arrivo alla Juventus di Arnel Jakupovic dall’Empoli, suo diretto concorrente per il posto di centravanti, nel mercato di gennaio c’erano tutti i presupposti perché Kulenovic accettasse la richiesta del Legia di tornare a Varsavia: dove il nuovo allenatore della prima squadra Romeo Jozak, croato come lui, gli offriva quella chance che gli era stata negata in estate, fattore che aveva contribuito a spingerlo in bianconero. Kulenovic invece ha voluto giocarsi la Juventus fino in fondo.

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