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Lovren il “cattivo” della Croazia: vuole portare la Coppa in Russia!

Il difensore gioca allo Zenit di San Pietroburgo (e ne va fiero). Voleva la Nazionale di Putin al Mondiale in Qatar

MILANO - Con quella faccia e quei tatuaggi da buttafuori in un locale della movida intorno a Corso Como, Dejan Lovren ha il physique du role del cattivo. Centralone della Croazia (un metro e 88 centimetri di muscoli), in Qatar non ha saltato un minuto: ne ha giocati 90 contro Marocco, Canada e Belgio nel girone eliminatorio; più 120 con Giappone e Brasile. Se Modric è classe pura, Brozovic un mezzofondista applicato al calcio e Perisic fa scatti da centometrista, Lovren ha l’indole del decatleta. Una resistenza mostrata pure nella scelta di restare, nonostante tutto, allo Zenit di San Pietroburgo e di continuare a giocare in un campionato, quello russo, scomparso dai radar causa invasione putiniana all’Ucraina. Lovren dello Zenit è pure capitano e ha voluto onorare i gradi nel senso più nobile del termine, non ha chiesto la cessione e - anzi (qui sta il problema) - in Qatar è intervenuto in tackle scomposto sulla guerra e sulla messa al bando della Nazione che lo ospita: «Mi fa rabbia che la Russia non sia ai Mondiali. Ho sempre detto che bisogna separare sport e politica - ha detto sollevando non poche polemiche - La Russia è una grande Nazionale ed è un peccato che non sia ai Mondiali, così come altre grandi squadre e giocatori, come l'Italia o il mio amico Mohamed Salah. Ma credo che presto le cose cambieranno, bisogna sempre pensare positivo».

«Fiero della fascia allo Zenit»

Più condivisibili le parole usate per spiegare i motivi che lo hanno indotto a continuare a giocare nello Zenit: «Avevo dei dubbi su cosa fare, e ho pensato molto prima di fare la mia scelta. Penso che restare sia stata la decisione giusta, e anche il nostro commissario tecnico Zlatko Dalic mi ha sostenuto in questo: ha detto che dovevo restare. Ed è stata la scelta giusta: sono orgoglioso di essere il capitano dello Zenit». Già e ora potrebbe portare un pezzetto di Coppa del Mondo in Russia, considerato che è l’unico calciatore di quel torneo ancora in gioco tra le semifinaliste. Un buon motivo per non chiedere a Putin per quale Nazionale faccia il tifo...

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