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Argentina, Messi campione del mondo: battuta la Francia ai rigori

Due gol della Pulce e uno di Di Maria da una parte, tripletta di Mbappé dall'altra: ai rigori segnano Dybala e Paredes, Deschamps paga gli errori di Coman e Tchouameni

L'Argentina domina, Mbappé riporta in vita la Francia

La ripresa - aperta da una fiammata di Julian Alvarez senza particolari conseguenze - riparte sulla stessa falsariga della prima frazione di gioco: da un lato del campo una squadra motivata, che gioca un calcio da far stropicciare gli occhi e che corre il triplo degli avversari, dall'altra una nazionale - campione del mondo in carica - che pare smarrita e che recita il ruolo di vittima sacrificale, incapace di reagire. E al 48', al termine dell'ennesima azione corale di matrice sudamericana, Lloris evita il tris bloccando la sassata da fuori di De Paul, ripetendosi poi su Alvarez undici giri di lancetta più tardi. L'impianto di Dusail sembra la Bombonera, infiammato ancor di più all'ora esatta di gioco dall'improvvisa accelerazione, la sterzata, la danza sul pallone e l'assist al bacio in mezzo di Di Maria per Messi, con Rabiot che, in ripiegamento disperato, riesce a sporcare la sfera quel tanto che basta per negargli la doppietta. Romero domina incontrastato la difesa, annullando ogni rara sortita transalpina, e da un suo intercetto nasce un'altra azione bellissima, simile a quella del 2-0, conclusa con una caduta in area di Mac Allister che fa gridare - invano - gli argentini al rigore. Dopo il giallo speso da Rabiot, El Fideo, accompagnato dall'ovazione dei tifosi, fa posto ad Acuna al 64': un cambio conservativo di Scaloni, forte del doppio vantaggio e di un match in totale controllo, mentre Deschamps risponde con Coman per uno spento Griezmann e Camavinga per Theo Hernandez. Piccolo segnale di ripresa, la giocata personale di Mbappé e il destro secco che sorvola la porta difesa da Martinez, cui risponde immediatamente Enzo Fernandez, comodamente tra le braccia di Lloris (72'). L'Argentina fa accademia, non pervenuta la Francia: lo specchio della serata storta è un'incomprensione che regala agli avversari una rimessa laterale, 'punita' dai tifosi biancocelesti con assordanti fischi e gli 'Olé' di scherno. Un improvviso lampo, però, dà un senso al finale di gara: Kolo Muani scappa via, Otamendi lo stende in area e, a 10' esatti dal triplice fischio, regala a Mbappé il rigore del 2-1.

Pareggio-lampo di Mbappé: Argentina-Francia si decide ai supplementari

Il calcio è uno sport 'infame' e così, anche una partita pressoché senza storia, muta il proprio volto in un attimo. Così, una manciata di secondi più tardi, Mbappé raccoglie il suggerimento di Thuram e lo infila - di destro al volo - alle spalle di Martinez: il Lusail Iconic Stadium si ammutolisce di colpo, il fuoriclasse del Psg - a quota 11 gol nei Mondiali a non ancora 24 anni - si lascia andare ad un'irrefrenabile esultanza, Deschamps chiede ai suoi di dare tutto e di sfruttare il contraccolpo psicologico, mentre Messi - pescato dalle telecamere - sorride amaro. Al minuto 87 grandi proteste della Francia per un contatto in area tra Tagliafico e Thuram: il figlio dell'ex difensore di Juve e Parma va a terra, l'arbitro lo ammonisce per simulazione, con il replay che sembra dargli ragione. Ci si trova di fatto a raccontare tutt'altra partita, Mbappé, in trance agonistica, fa 'il Di Maria' del primo tempo e la Francia chiude in avanti, con Coman e Camavinga che confezionano per Rabiot e Dibu Martinez che tiene clamorosamente in vita i suoi a 3' dal termine degli 8 assegnati di recupero dall'arbitro, chiusi sul penalty richiesto invano da Kolo Muani e sul velenosissimo mancino di Messi deviato in corner da Lloris. Non accade più nulla, ad eccezione dei gialli sventolati ad Acuna e, dalla panchina per proteste, a Giroud: il match vivrà quindi un'ulteriore mezz'ora di extra-time.

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