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Argentina, Messi campione del mondo: battuta la Francia ai rigori

Due gol della Pulce e uno di Di Maria da una parte, tripletta di Mbappé dall'altra: ai rigori segnano Dybala e Paredes, Deschamps paga gli errori di Coman e Tchouameni

LUSAIL (Qatar) - A distanza di trentasei anni la Coppa del Mondo torna in Argentina: c'era Maradona all'epoca, c'è Messi oggi, che corona una carriera straordinaria con il trofeo più importante che un calciatore possa sognare di conquistare. A farne le spese è la Francia dell'ex centrocampista ed allenatore della Juventus Didier Deschamps, che recupera Rabiot dopo avervi dovuto rinunciare nella semifinale vinta tra le polemiche con il Marocco, ma che cade sotto i colpi di Leo Messi e di un altro bianconero, quell'Angel Di Maria che, ispirato sin dalle primissime battute della sfida, si procura prima il rigore trasformato dalla Pulce, poi suggella la propria strepitosa prestazione con il gol del 2-0, arrivato al termine di un'azione da far vedere nelle scuole calcio. Scaloni toglie El Fideo, la Seleccion si spegne piano piano, mentre a un passo dal triplice fischio si accende Mbappé, che segna due gol tra l'80' e l'81' e prolunga il match ai supplementari. Finale tesissima, fino al minuto 109, quando Messi firma la doppietta personale, annullato dal secondo penalty segnato da Mbappé. Il match si decide ai rigori: segnano Messi e Mbappé, così come Dybala e Paredes, decidono il gol di Montiel e gli errori di Coman e Tchouameni.

Di Maria, l'uomo delle finali

In dubbio fino all'ultimo, alle prese con problemi fisici tanto nel primo scorcio di stagione con la Juventus quanto in Qatar con la sua nazionale, è Angel Di Maria il grande protagonista della terza Coppa del Mondo vinta dall'Argentina. "L'uomo delle finali", come è stato immediatamente ribattezzato: prima del rigore procurato, del gol del momentaneo 2-0 e della serie sterminata di giocate sopraffine sfornate quest'oggi, a Lusail contro la Francia, El Fideo era entrato nella storia dell'Albiceleste già il 10 luglio 2021, decidendo la finale di Coppa America contro il Brasile, e lo scorso primo giugno, segnando la seconda delle tre reti che avevano mandato al tappeto l'Italia di Mancini nella Finalissima di Wembley, nel giorno dell'addio alla Nazionale di Giorgio Chiellini. Ma non solo: di Di Maria fu anche il gol che regalò all'Argentina Under 23 la medaglia d'oro alle Olimpiadi di Pechino 2008.

Argentina-Francia, le scelte di Scaloni e Deschamps

Scaloni recupera Di Maria, ma rinuncia all'altro juventino Paredes: De Paul, Enzo Fernández e Mac Allister completano il centrocampo alle spalle della coppia Messi-Alvarez, con Molina, Romero, Otamendi e Tagliafico a protezione di Dibu Martínez. Deschamps lancia Rabiot, schierato nel cuore del rettangolo verde insieme a Griezmann e Tchouaméni: Lloris tra i pali, Koundé, Varane, Upamecano e Théo Hernandez in difesa e il confermatissimo tridente Dembélé-Giroud-Mbappé in avanti.

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