Tutta colpa del suo superagente Jorge Mendes, cui il club bianconero ha affidato una sorta di missione impossibile: portare a Torino il più prestigioso dei suoi assistiti. Che dopo la terza Champions League consecutiva vinta lo scorso 26 maggio a Kiev contro il Liverpool, ha dichiarato sibillino: «È stato bello giocare nel Real Madrid». Galeotto fu l’ingaggio di Cancelo, il laterale destro portoghese prelevato dal Valencia, che ha sancito la pax fra la Juve e Mendes dopo 11 anni di gelo. Con l’arrivo dell’ex Inter si sono automaticamente spalancate le porte della Gestifute, la miniera d’oro di Mendes, un forziere pieno zeppo di stelle del calcio internazionale. Il superagente di Lisbona è giunto martedì notte a Torino a bordo del suo Cessna Citation accompagnato dai suoi più stretti collaboratori (João Camacho, l’avvocato Carlos) che scortavano Cancelo. E nella giornata di mercoledì, mentre il difensore si sottoponeva ai test di rito al J-Medical, un suv nero con i vetri oscurati proveniente dalla sede bianconera di Corso Galileo Ferraris è stato visto varcare i cancelli del Parco de La Mandria, direzione Royal Park Golf I Roveri, il circolo che sorge a pochi metri di distanza dalla residenza del presidente bianconero Andrea Agnelli. Al summit avrebbe partecipato nientemeno che John Elkann, cugino di Andrea, ma soprattutto presidente di FCA, ovvero Fiat Chrysler Automobiles, nonché presidente di Exor, la cassaforte di famiglia.