TORINO - Ha risposto con i fatti, Mario Mandzukic, alle belle parole e agli attestati di stima di Massimiliano Allegri. Il tecnico bianconero, pochi giorni fa a margine dei suoi “Camp” a Livorno, previa domanda specifica, aveva detto: «Se va via Higuain? Chiedo un centravanti. Ma lì può andare a giocare anche Mandzukic». Ebbene, Mandzukic ha voluto dimostrare che le suddette parole non erano di certo campate per area. Sabato, infatti, nella sfida tra la sua Croazia e la Nigeria, ha giocato da prima punta nel 4-2-3-1 disegnato dal commissario tecnico Dalic. E lo ha fatto egregiamente, ergendosi a protagonista nel 2-0 finale: propiziando cioé l’autogol di Etebo e procurandosi il rigore poi trasformato da Modric. Considerando che a fine campionato, in casa Juventus, si dava ampio credito a Mandzukic a patto di verificarne motivazioni e voglia di lottare ancora, beh, non si può non dare il giusto peso al debutto mondiale del centravanti. Centravanti che - pupillo di Allegri - rischia davvero, a meno di offerte irrinunciabili, di essere la vera certezza dell’attacco bianconero.

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