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Ibrahimovic va in Russia: «Che Mondiale sarebbe senza di me?»

EPA
L'attaccante svedese è stato chiaro: «Certo che vado. Questa però è l'unica cosa che posso dire altrimenti mi criticano»

TORINO - O ha parlato con Jan Andersson trovando l'intesa, oppure il ct della Svezia dovrà farsene una ragione. Sì perché Zlatan Ibrahimovic non ha nessun dubbio, lui ai Mondiali ci sarà e non da opinionista, da semplice appassionato o tifoso della Svezia, lui sarà in campo a guidare i "vichinghi", quelli che hanno tolto dalle mani degli azzurri il pass per la Russia. L'attaccante dei Los Angeles Galaxy, ospite dello show della tv statunitense ABC, è molto chiaro e deciso come spesso gli accade: «Certo che vado alla Coppa del Mondo, ma questa è l'unica cosa che posso dire perché altrimenti mi criticano, devo stare attento alle parole che pronuncio in questo periodo, però un Mondiale senza di me non sarebbe un Mondiale». Un'uscita alla Zlatan, ma che va comunque contestualizzata visto il clima che si è creato in studio tra il presentatore, l'ospite e il pubblico tra battute e sentenze, ovviamente quelle di Ibra: «Non sono il tipico svedese, ma ho messo la Svezia su una mappa» e ancora: «Mi dicevano che a Los Angeles avrei vissuto tranquillamente, che qui non si vive il calcio come in Europa dove la gente impazzisce, ma non è così, però la colpa è mia e del mio modo di giocare». E quando il presentatore gli ha chiesto se nello spogliatoio gli altri giocatori dei Galaxy non temevano di passare in secondo piano per la sua presenza, Ibra ha risposto: «No, semmai io li faccio diventare grandi stelle, proprio come sto facendo adesso con te».

in collaborazione con Italpress

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