TORINO - «Quello russo sarà il primo Mondiale con il Var». La notizia era già nell'aria ma ora ha i crismi dell'ufficialità. L'annuncio è stato fatto da Gianni Infantino dopo una  riunione del Consiglio della Fifa a Bogotà, in Colombia. «Non è possibile che in pochi secondi, sia a casa che allo stadio, tutti sappiano che l'arbitro ha commesso un errore tranne l'arbitro stesso - ha continuato il presidente della Fifa -. Ci potranno essere comunque degli errori ma non è giusto che venga negata all'arbitro la possibilità di sapere. Dobbiamo convivere con il progresso. Io stesso ero molto scettico all'inizio, ma dopo gli esperimenti mi sono convinto che dobbiamo aiutare gli arbitri in modo che ci sia più trasparenza e giustizia nel calcio. Devono avere la possibilità di correggere un errore involontario: l'errore che ora si commette ogni 3 partite, con il Var si commette ogni 19». L'arbitro potrà ricorrere al Var in quattro casi: per decidere se convalidare un gol, per attribuire un cartellino rosso, per analizzare un'azione potenzialmente da calcio di rigore e infine, per correggere un errore di identificazione di un giocatore sanzionato.

I PROBLEMI DELLA RUSSIA - Infantino poi ha parlato della delicata situazione politica in Russia: «Crediamo che il calcio possa servire a fare unire le persone. I temi politici devono essere risolti dai politici, noi facciamo calcio. Il tema della sicurezza è sempre importante, che prendiamo sul serio. E' una responsabilità del governo russo, sarà un Mondiale molto sicuro».