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«Inghilterra, caso spia russa: il ministro Johnson evoca il boicottaggio dei Mondiali»

EPA
Secondo la stampa britannica, ci sarebbe il rischio del ritiro della squadra. Ma arrivano subito smentite sulla versione

LONDRA - "Sarebbe difficile procedere normalmente" con la partecipazione dell'Inghilterra ai Mondiali di calcio di Russia 2018 se emergessero nuovi comportamenti ritenuti ostili da parte di Mosca e in particolare prove di un coinvolgimento dello Stato russo nel presunto avvelenamento in Inghilterra dell'ex spia Serghei Skripal. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Boris Johnson, fra le righe di una delle risposte date alle interrogazioni alla Camera dei Comuni.

LA SMENTITA - Alcuni tabloid parlano espressamente di boicottaggio da parte dell'Inghilterra. Altri, citando fonti vicine allo stesso Johnson, sottolineano: «Il ministro si riferiva prettamente a personalità istituzionali e dignitari, non alla squadra».

IL CASO - Il governo britannico considera "prematuro" fare congetture "sull'inquietante incidente" del presunto avvelenamento dell'ex spia russa Serghei Skripal e di sua figlia a Salisbury, ma - ricordando anche il caso Litvinenko - riconosce che vi sono "sospetti" al riguardo. E avverte che se i sospetti di una "responsabilità di Stato" della Russia saranno confermati reagirà "in modo appropriato e solido". Così il ministro degli Esteri ha risposto oggi alle interrogazioni urgenti alla Camera dei Comuni.

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