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Playoff mondiali: Croazia e Svizzera con un piede in Russia

Nelle due prime sfide di andata la formazione di Dalic travolge la Grecia con Mandzukic in panchina e quella di Petkovic passa sul campo dell'Irlanda del Nord con Lichtsteiner titolare

Croazia-Grecia 4-1: numeri e statistiche del match

PANCHINA PER MANDZUKIC - Solo panchina per Mandzukic, non al meglio, nella Croazia che ospita la Grecia (orfano del romanista Manolas squalificato) per l’andata dello spareggio mondiale. Speculari i due moduli, con entrambi ct che si affidano al 4-2-3-1: tra i padroni di casa Modric è il capitano ma ci sono anche Rakitic e diversi volti noti per i tifosi italiani: si va dai terzini Vrsaljko (ex Sassuolo) e Strinic (ex Napoli), passando per gli interisti Brozovic e Perisic per finire al centravanti milanista Kalinic. Ed è proprio il bomber rossonero a propiziare il vantaggio, approfittando di un errore in disimpegno da parte di Karnezis, a cui ruba palla prima di venire steso: per l’arbitro è rigore e sul dischetto va Modric che spiazza il portiere arrivato in estate al Watford dall’Udinese e ammonito dall’arbitro italiano Rocchi per il fallo precedente. Nonostante il vantaggio la Croazia continua a spingere e i greci, schiacciati con il 3-5-2 nella propria metà campo, non riescono a reagire. Ecco che così arriva ben presto il raddoppio e il protagonista è ancora Kalinic, che fa 2-0 con il tacco su assist dalla sinistra di Strinic. La squadra di casa è in totale controllo e inizia a far girare palla, ma al primo calo di tensione paga dazio: calcio d’angolo per la Grecia e colpo di testa vincente dell’ex milanista Papastathopoulos che accorcia le distanze e riporta in corsa gli ellenici. Il colpo incassato risveglia immediatamente i croati che tornano ad attaccare e al 33’ passano ancora: Brozovic apre di esterno per Vrsaljko, che crossa da testa per Perisic che attacca con i tempi giusti il secondo palo e porta i suoi sul 3-1. Al tiro segno prova invano a partecipare anche Rakitic, che sfiora il palo dalla distanza a ridosso dell’intervallo, mentre è un super Karnezis a chiudere la porta subito dopo prima a Kramaric e poi a Kalinic. Nella ripresa il ct degli ellenici Skibbe inserisce subito Retsos per Maniatis ma il copione non cambia: ancora Croazia all'attacco e il poker arriva al 49' quando Vrsaljko intercetta uno sciagurato retropassaggio col petto di Stafylidis e serve Kramaric che a porta vuota fa 4-1. La reazione ellenica è in una conclusione di Mitroglou di poco a lato e in un colpo di testa di Papastathopoulos su cross dello stesso attaccante. Dalla panchina entrano allora Tachtsidis (per Samaris al 62') e Bakasetas (al 71' per Stafylidis) ma l'inerzia della gara non cambia ed è ancora la formazione di casa, guidata da uno scintillante Modric, a spaventare gli ospiti con Perisic (tiro alto di un niente al 69'). Nel finale cambi anche per i croati: tanding ovation prima per Kalinic (sostituito al 75' da Rebic), poi per Kramaric (dentro Vlasic all'82') e per Modric (spazio a Pasalic all'89') ma è il portiere Subasic a strappare gli ultimi applausi negando la rete al solito Mitroglou. Finisce 4-1 e la Croazia può già considerarsi al Mondiale.

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