TORINO - Tre gol di Lionel Messi mandano in extremis l'Argentina alla fase finale dei Mondiali. Nell'ultima gara di qualificazione del girone sudamericano l'Albiceleste ha battuto 3-1 a Quito l'Ecuador, passato in vantaggio al 1' con la rete di Romario Ibarra.
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LE PAROLE DI MESSI - Dall'Italia al Sudamerica, la frase è di questi tempi tanto estrema quanto ricorrente: «Non andare ai Mondiali sarebbe una catastrofe, un disastro, una follia» e via via incrociando le dita. Così, a pericolo scampato, l'ha proferita anche Leo Messi, eroe argentino di Quito in virtù della tripletta con cui - finalmente - ha preso l'Albiceleste per mano conducendola a Russia 2018 dalla porta principale. «Eravamo venuti in Ecuador con quest'obiettivo - ha proseguito il 31enne fuoriclasse blaugrana nella cui bacheca manca proprio la Coppa del mondo - Fortunatamente, abbiamo reagito subito allo svantaggio. Tutto questo, ad ogni modo, ci fa crescere molto: siamo più forti dopo un'esperienza (e uno spavento, ndr) così».
SAMPAOLI - Il ct Jorge Sampaoli è chiaramente soddisfatto, ma cerca di proteggere la sua stella, già scottata dalla finale persa a Brasile 2016. «Messi non deve un Mondiale all'Argentina - avverte - Casomai è il calcio a doverne uno a lui. Non farò nessuna promessa», ha quindi chiarito il tecnico, il terzo a sedersi sulla panchina argentina durante le qualificazioni.
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