TORINO - Un amore che nasce, un altro che muore. Sono i cicli della vita. E del mercato. Che tra tutti i poteri che ha, ce n’è uno puntualmente in grado di scompigliare le carte, di riscrivere il passato e in fondo pure i destini. Per capirci: l’arrivo di Jonathan David squarcia in due lo status di Dusan Vlahovic all’interno della Juventus, nonostante i tentativi social del serbo di riappropriarsi del ruolo di centravanti. Quantomeno sulla carta. Tra i tifosi, almeno tra quelli accorsi al JMedical per il primo giorno della punta canadese, c’è chi ha ormai perso le speranze, ma pure chi (sotto, ma molto sotto) cova il desiderio di dare una sterzata a un’avventura mai stata esaltante. O comunque non con la continuità agognata.
Il nuovo 9, Vlahovic scaricato
«Perché non provarlo allora come attaccante di riserva? - si chiede Marco, giovane tifoso di 16 anni, che in Dusan aveva creduto eccome - Con Jonathan e DV9 avremmo una batteria niente male, io continuerei a puntare su di lui». Naturalmente, i ragionamenti di pancia non tengono conto dell’ego, dell’ambizione. Né dei milioni. «Eppure non può finire così, credo che non si separeranno pure per un discorso di opportunità. Ora chi se lo prende?», aggiunge un supporter, ma con parecchie stagioni in più sul curriculum. «La verità è che Vlahovic dobbiamo mettercelo alle spalle - la visione di Vincenzo, arrivato dalla Calabria per visitare Torino e lo Stadium, ritrovatosi quasi per caso nel JD Day -, adesso puntiamo su David. Ci darà soddisfazioni».