Tuttosport

LIVE

Dal 5-0 Psg alle verità da sputare fuori: Inter, tutti gli strappi da ricucire

Chivu ha dovuto fare un master accelerato per non tremare in una situazione complicata. La Champions persa, il Mondiale e il caso Lautaro-Calhanoglu...

MILANO - La prima risposta è stata tutto sommato positiva. Se per un giudizio tecnico più approfondito bisognerà ripassare giustamente più avanti, Cristian Chivu ha però mostrato di non tremare di fronte alla delicata situazione che si è trovato a manovrare nei primi venti giorni da allenatore dell’Inter. Un supercorso approfondito di gestione delle situazioni di emergenza. Solitamente i giovani allenatori cominciano allenando i ragazzi, studiano a Coverciano, poi trovano magari una panchina in Serie B o in una medio-piccola in Serie A e, se la carriera vira nel verso giusto, ecco una big.

Chivu ha dovuto fare un master accelerato. Altro che ingresso soft nel calcio che conta. Sì, ha iniziato nelle giovanili, ma il debutto da "pro" è stato in A per salvare il Parma in tredici gare, quindi la chiamata dell’Inter, mica però per svolgere il classico ritiro estivo. L'allenatore rumeno si è trovato dentro un girone dantesco che in confronto l’avvicendamento fra Conte e Simone Inzaghi nell’estate del 2021 fu una passeggiata nonostante i rubinetti chiusi del club e le partenze di Hakimi e Lukaku.

Abbonati a Tuttosport

L'edizione digitale del giornale, sempre con te

Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi