Juve, i big four

E poi ci sono loro, i profili più popolari e navigati, in corsa per presiedere la “Casa Bianconera”. Quelli che al Mondiale hanno spazzato definitivamente via ogni dubbio sulla loro centralità nel progetto tecnico di Tudor. Profili di un’altra categoria, da blindare e attorno a cui costruire il resto della rosa. E pensare che c’era chi temeva di vedere un Yildiz bollito dai tanti impegni stagionali, che gli avevano fatto persino saltare le due settimane di preparazione alla Continassa. Il turco sotto l’afa americana è sbocciato definitivamente, viaggiando non una, non due, ma tre spanne sopra gli altri.

L’intesa che sta nascendo con Kolo, altro protagonista del Mondiale bianconero, va preservata e coltivata. Il primo passo, ora, starà nel trovare con il Psg la formula per il riscatto del francese. Passando poi per Thuram, forse l’unico profilo ad avvicinarsi all’estro tecnico di Yildiz, e per Di Gregorio, naturalmente. Il portierone azzurro ha giocato un Mondiale semplicemente perfetto. Una fiera di miracoli che - si spera - dovrebbe aver zittito gli ultimi detrattori rimasti. Quelli che non lo ritenevano degno di difendere la porta bianconera...

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