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“Iceman” ma non troppo: David, il gesto commovente che nessuno ha mai dimenticato

Ha vissuto ad Haiti, poi si è trasferito a Ottawa: da bambino giocava a basket e football. La storia del prossimo attaccante della Juve

È nato a Brooklyn, ha vissuto ad Haiti (patria dei suoi genitori), s’è trasferito a Ottawa, è il bomber record della Nazionale canadese (36 gol in 67 partite, media 0,52), ha giocato in Belgio a Gent e dal 2020 a lunedì scorso con i francesi del Lilla dove aveva preso il posto del nigeriano Victor Osimhen di cui è una sorta di “clone” dalle analoghe movenze feline. Ha un agente d’origine greca (Nikos “Nick” Mavromaras) e un mentore di ascendenza egiziana (Hanny El Magraby). Storia straordinaria e multietnica quella di Jonathan Christian David, punta 25enne ingaggiato a parametro zero dal nuovo dg juventino Damien Comolli, in passato vanamente inseguito dall’ex dt-flop bianconero Giuntoli.  

Tanti gol, molti assist

La sua traiettoria è stata un crescendo. Nell’ultima stagione ha realizzato complessivamente 25 gol (16 in Ligue 1 e 9 in Champions League) più 12 assist in 49 partite, in quella precedente 26 reti e 9 assist in 47 incontri, nel 2022-’23 ancora 26 gol e 4 assist in 40 gare, nel ’21-’22 le marcature sono state 19 in 40 match, nel 2020-’21, prima a Lilla, 13 gol e 5 assist in 49 partite. In precedenza, nell’ultima stagione a Gent (2019-’20), 23 reti e 10 assist in 40 partite. Quasi sempre oltre i 20 gol all’anno con picchi tra i 25 e i 26 nelle ultime tre stagioni. Un bomber coi fiocchi, non c’è che dire. Carta canta. E per la prima volta, proprio al termine dell’ultima annata sportiva, gli assist hanno superato abbondantemente la doppia cifra. Dettaglio decisamente rilevante. 

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